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Troppo affezionati al cane, famiglia fa clonare l’animale morto di vecchiaia

La famiglia argentina ha sborsato fra i 60 e i 100mila dollari rivolgendosi ad una clinica coreana specializzata in clonazione di animali domestici.
A cura di Antonio Palma
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Dopo oltre 17 anni insieme ormai lo consideravano parte integrante della famiglia per questo quando il cane è morto di vecchiaia non si sono arresi al destino decidendo di rivolgersi ad una clinica specializzata per farlo clonare. È la storia di una famiglia argentina di Buenos Aires che, non badando a spese, ha sfidato la morte per creare un cane "specchio" di quello precedente. L'operazione di clonazione è avvenuta a luglio di quest'anno ma solo ora, dopo che si è verificato la salute del cucciolo, la notizia è sta diffusa ai media locali. Per realizzare il loro sogno i componenti della famiglia si sono rivolti al laboratorio Biocan, costola latinoamericana della Sooam Biotech Research Foundation, un centro coreano da tempo attivo in questo settore, sborsando una cifra che non è stata specificata ma che va fra i 60 e i 100mila dollari, come prevede i listino del gruppo.

Del resto Antony, così era chiamato il cane, era diventato una parte fondamentale della vita della famiglia che non voleva rinunciarci. Antony 2, questo è il nome del nuovo cane, anche se è geneticamente nato "uguale" al suo processore non si sa però se assomiglierà a lui anche dal punto di vista "comportamentale" che dipenderà  dall'ambiente circostante, come ha ricordato lo stesso direttore del laboratorio, Daniel Jacoby.

Il processo di clonazione è iniziato con i prelievo di campioni epiteliali (pelle) dell'animale morto che sono state inviate alla Facoltà di Agraria di Buenos Aires per la riproduzione delle cellule, poi la seconda fase è avvenuta tutta in Sud Corea dove sono state selezionate le  migliori cellule per avviare il vero e proprio processo di clonazione. Infine sono state usate delle femmine, che diventano donatrici di utero, in cui l'embrione si svilupperà. Una pratica che solleva molti dubbi etici anche se dal laboratorio rigettato ogni accusa: "La clonazione di un animale domestico non viola nessuna regola etica. I metodi che usiamo non sono invasivi e contribuiamo a fare in modo che l'amore e l'affetto perduto torni nell'ambiente di famiglia.

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