Studentessa scatta selfie mentre partorisce, lascia il bimbo a morire nell’armadio e va al McDonald’s

Una giovane studentessa universitaria statunitense per mesi ha tenuto nascosto a tutti di essere incinta, poi ha partorito di nascosto nella casa che condivideva con altre studentesse in Kentucky e infine ha lasciato il neonato a morire nell'armadio prima di andare a mangiare un panino al McDonald's. È quanto emerge dai capi di accusa nei confronti di Laken Ashlee Snelling, 21enne arrestata il 31 agosto dopo che la polizia ha trovato il corpo di un neonato avvolto in un sacco della spazzatura e in un asciugamano nell'armadio della sua camera.
La giovane ha sempre sostenuto di non sapere della gravidanza e che il neonato era già morto ma a incastrarla ci sarebbero alcuni selfie che si è scattata durante la gravidanza e il travaglio e che la polizia ha estratto dal suo cellulare dove erano stati cancellati. Secondo la polizia di Lexington, gli investigatori hanno trovato ricerche "che includevano diverse cose relative alla gravidanza e immagini di lei durante il travaglio”. Elementi che confermerebbero una gravidanza nascosta.
Inoltre, secondo gli inquirenti, al momento dell’arresto, portata in ospedale, era stata la stessa 21enne a riferire ai sanitari di aver sentito “il bambino emettere un piagnucolio” e di aver pensato “che fosse vivo" anche se poi ha negato. Il parto sarebbe avvenuto alle 4 del mattino del 27 agosto quando le coinquiline di Snelling hanno sentito dei forti rumori.
Lei aveva detto di essere svenuta perché non aveva mangiato ma al mattino seguente le coinquiline, che sospettavano che potesse essere incinta, sono entrate nella sua stanza trovando "un asciugamano intriso di sangue sul pavimento e un sacchetto di plastica contenente le prove del parto". Arrestata al suo rientro dal fast food, la 21enne ha dichiarato alla polizia di essere svenuta sopra il bambino e di averlo visto “diventare blu e viola" al suo risveglio. Credendolo morto, lo aveva messo in un sacco della spazzatura nero nel suo armadio. Infine si era addormenta e al mattino era andata McDonald's.
L'ex cheerleader è accusata di occultamento della nascita di un neonato, manomissione di prove e abuso di cadavere. In tribunale si è dichiarata non colpevole delle accuse ma rimane agli arresti domiciliari in attesa del processo, dopo essere stata scarcerata su cauzione.