1.723 CONDIVISIONI
Attentati dei suprematisti bianchi in N.Zelanda

Strage moschee Nuova Zelanda, sui caricatori dei terroristi il nome di Luca Traini

Su armi e caricatori usati nella strage i killer avevano scritto vari nomi di personaggi che hanno combattuto o attaccato musulmani in passato. Tra di loro anche il nostro connazionale Luca Traini, l’uomo del sanguinoso attacco di Macerata contro stranieri presi di mira a caso in strada e ora in carcere.
A cura di Antonio Palma
1.723 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Un suprematista della razza bianca contro immigrati e musulmani, cosi si definiva uno dei killer che nella giornata di venerdì  ha assaltato una moschea di Christchurch, in nuova Zelanda, facendo una strage. Un atteggiamento ribadito  in decine di messaggi contro stranieri e in particolare islamici e in alcune foto in cui l'uomo inneggiava ad altri suprematisti e ad altre imprese analoghe tra cui quella del nostro connazionale Luca Traini, l'uomo del sanguinoso attacco di Macerata contro stranieri presi di mira a caso in strada e che per puro caso non si è trasformato in una analoga tragedia. Il nome di Traini, ora in carcere, compare in un tweet in cui il killer neozelandese riprendeva armi automatiche e caricatori usati poi nella  strage. Insieme al nome del 28enne italiano che nel 2018 ha tentato una strage di immigrati ferendo sei persone, nelle immagini si notato anche quello di Alexandre Bissonnette, autore di una strage proprio in una moschea nel 2017 nel Quebec, in Canada, dove vennero uccise sei persone, e di Sebastiano Vernier Doge di Venezia ai tempi  della battaglia di Lepanto contro gli Ottomani.

Il profilo dell'uomo, identificato come il 28enne Brenton Tarrant, è stato poi rimosso ma alcune immagini sono continuate a circolare in rete. Quelle stesse armi e caricatori, in cui compaiono date anche in cirillico e vari nomi di personaggi che hanno combattuto o attaccato musulmani anche in tempi antichi, sono stati poi usati nell'attacco come si vede dal macabro video registrato in prima persona con una telecamera sulla testa. Le armi nere con le scritte bianche si vedono infatti accanto a lui sul sedile del passeggero anteriore mentre parcheggia vicino alla moschea. Le stesse armi vengono poi impugnate poco dopo per entrare nell'edificio religioso e uccidere chiunque capiti a tiro.

Luca Traini: "Condanno quanto accaduto"

"Non c'è assolutamente alcuna attinenza tra quanto accaduto in Nuova Zelanda e Luca Traini che condanna il crudele attentato", così l'avvocato Giancarlo Giulianelli, il legale di Luca Traini, ha voluto precisre la posizione del suo assistito dopo le parole del'autore del strage di Christchurch che aveva detto di essersi ispirato tra gli altri proprio al nostro connazionale. "E' veramente drammatico quello che è successo in Nuova Zelanda. Con me anche Luca Traini condanna quell'attentato crudele. Lascia sconcertati anche la citazione di Traini nei caricatori degli attentatori. Non c'è assolutamente alcuna attinenza. La mamma degli imbecilli è sempre incinta in tutti i paesi del mondo" ha dichiarato il legale dell'autore del raid xenofobo a colpi di pistola contro migranti di colore a Macerata.

1.723 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views