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Strage a Nizza, testimoni: “Ho visto l’uomo al volante, aveva gli occhi di fuori”

Sono drammatiche le testimonianze di quanti la sera del 14 luglio hanno vissuto l’inferno di Nizza sulla Promenade des Anglais, dove un camion si è scaraventato contro la folla uccidendo decine di persone.
A cura di Susanna Picone
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In Francia il 14 luglio è il giorno della festa nazionale e, come da tradizione, in tante città come anche a Nizza tantissimi residenti e turisti erano sul lungomare per ammirare i fuochi d’artificio. Nessuno avrebbe potuto immaginare che di lì a poco si sarebbe consumato un massacro. “Abbiamo visto quel camion piombare sulla folla e la faccia dell’uomo al volante. Aveva gli occhi di fuori. Poi i corpi sono volati in aria e la polizia ha iniziato a sparare”. Le testimonianze di chi ha vissuto l’inferno del 14 luglio sono raccapriccianti. Un camion bianco si è scaraventato contro la folla durante le celebrazioni e la prefettura ha usato quasi subito la parola “attentato” chiedendo alla gente di restare barricati contro casa. I fatti si sono svolti sulla Promenade Des Anglais, il celebre lungomare di Nizza. I morti, secondo un bilancio ancora provvisorio, sarebbero oltre settanta e un centinaio i feriti.

“Siamo in guerra” – Tanti gli italiani che si trovano nella città francese. Ai vari media nazionali hanno raccontato quello che hanno visto: “Ci siamo ritrovati dentro un incubo – ha detto uno di loro -, avevamo paura. E non finiva mai”. La Stampa riporta la testimonianza di Martino Antonino, 26 anni di Montecatini Terme, che lavora nella gelateria Pinocchio, vicino a piazza Massena: “Ho visto quattro corpi senza vita davanti al locale. Sono morti schiacciati nella calca. Due sono ancora qui davanti ai miei occhi, gli altri li hanno portato via con le ambulanze. È stato orribile, non avevo mai visto nulla di simile. In questo momento davanti a me ci sono due elicotteri atterrati in mezzo alla piazza. Sembra di essere in guerra. Anzi, no: siamo in guerra”. Persone investite, corpi a terra, gente che correva, che si rifugiava nei locali e negli alberghi. Ad aggiungere orrore all’orrore anche degli spari.

“Abbiamo sentito colpi, abbiamo capito subito che erano armi da fuoco” – “Erano appena finiti i fuochi d’artificio e abbiamo sentito quei colpi e abbiamo capito subito che erano colpi diversi, che erano armi da fuoco. Ci siamo buttate a terra e siamo rimaste lì impietrite, noi e le centinaia di persone che ci stavano attorno. Non so quanto è durata. Appena finiti gli spari, abbiamo cominciato a correre in mezzo alla folla. Correvano tutti, c’erano donne, tantissimi ragazzi e bambini, famiglie con bambini”, così anche una giornalista dell’Adnkronos che si trovava a Nizza.

Gente in preda al panico schiacciata nei locali – Dentro la gelateria Pinocchio, ha raccontato ancora il giovane italiano, sono entrate almeno duecento persone. “Abbiamo aiutato donne e bambini, piangevano tutti – così Martino -. C’erano anche disabili sulla sedia a rotelle. In questo momento sono sulla terrazza del locale, è pieno di polizia e militari armati. Due elicotteri sono atterrati, qui c’è il delirio. Ho pensato subito a un attentato”. Anche Thomas Russo, un ristoratore italiano, ha raccontato che in pochi secondi decine di persone sono entrate in preda al panico nel suo locale: “Non ho più una sedia né un tavolo. La gente rischiava di restare schiacciata all’interno, è allucinante”.

“Ho visto copi che volano come birilli” – Sul lungomare c’era anche Damien Allemand, giornalista del Nice Matin, che ha detto di aver sentito urla e rumori senza capire: “Questo camion della morte è passato a pochi metri da me e non mi rendevo conto. Ho visto corpi che, al suo cammino, volano come birilli. Ho sentito rumori e urla che non dimenticherò mai. Ero paralizzato. Non mi sono mosso. Intorno a me, c’era il panico. La gente correva, urlando, piangendo. Poi ho capito”. “Ho visto gente stritolata, teste insanguinate, membra staccate”, ha spiegato un altro testimone oculare.

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