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Stop sorvolo spazio aereo in Iran, agenzia europea raccomanda limitazioni ai 28 Paesi Ue

Dopo le contromisure annunciate per il sorvolo dell’Iraq L’agenzia Ue per la sicurezza aerea (EASA) ha contattato le autorità nazionali dei 28 Paesi europei per estendere la raccomandazione di limitare i voli commerciali in alcune zone del Medio Oriente.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo l'attacco missilistico iraniano contro le basi Usa in Iraq e il disastro del Boeing 737 della Ukraine International Airlines precipitato a Teheran mercoledì scorso, il traffico aereo della regione è stato drasticamente ridotto per motivi di sicurezza. Ora anche l'agenzia Ue per la sicurezza aerea (EASA) ha contattato le autorità nazionali dei 28 Paesi europei per estendere la raccomandazione di limitare i voli commerciali in alcune zone del Medio Oriente.

Dopo una riunione degli esperti nel EU aviation security risk assessment group, l'EASA ha sconsigliato di scendere sotto i 25mila piedi sull'Iran, oltre ad evitare di volare sull'Iraq, come già fatto due giorni fa. "La raccomandazione è fatta sulla base delle informazioni disponibili dopo i recenti eventi nella regione, compreso lo schianto del volo ucraino", precisa una nota.

L'EASA aveva già chiesto "alla luce dei recenti eventi in Medio Oriente", "di evitare i voli commerciali nello spazio aereo iracheno, come misura precauzionale".

Prima la La Faa (Federal Aviation Administration, autorità regolatrice dei voli Usa) ha bloccato i voli civili sull'Iraq, l'Iran, il Golfo Persico e il Golfo dell'Oman. Stesso provvedimento era stato comunicato dall'autorità russa per l'aviazione.

La compagnia Ucrainian International Airways ha annunciato la sospensione dei voli per la regione, ed è stata seguita poi da Air France Lufthansa. Un portavoce di Klm due giorni fa ha annunciato: "Fino a nuovo ordine, Klm non ha voli sopra lo spazio aereo iraniano o iracheno. Tutti i voli verso diverse destinazioni del Sud-Est asiatico e altre destinazioni del Medio Oriente saranno effettuati su rotte alternative".

Anche Alitalia, che però non ha voli diretti per Teheran, ha fatto sapere che non sorvola lo spazio aereo sopra Iran e Iraq. In un comunicato riportato dall’Ansa, la compagnia di bandiera ha spiegato: "Non abbiamo voli per l’Iran e, per quanto riguarda i collegamenti con Nuova Delhi, in India, e con le Maldive, i nostri aerei, così come quelli delle altre compagnie, utilizzano rotte alternative a quelle che sorvolano l’Iraq e l’Iran”.

I vettori Emirates Airline FlyDubai, la linea low cost, degli Emirati Arabi Uniti, hanno dichiarato di aver cancellato i voli per Baghdad per "motivi operativi" ma per ora continuano il sorvolo. Anche la Singapore Airlines che la Malaysia Airlines hanno detto che dirotteranno i voli dallo spazio aereo iraniano. Vietnam Airlines ha annunciato che farà "aggiustamenti appropriati" delle rotte per evitare aree di potenziale instabilità, anche se le sue rotte di volo regolari verso l'Europa non passano sopra l'Iran e l'Iraq.

Mentre proseguono le indagini per accertare cosa ha provocato lo schianto del volo l'agenzia stampa Fars ha fatto sapere che l'Iran rivelerà domani le cause dell'incidente.

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