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Spagna, tossisce e urla: “Vi contagerò tutti col Covid”. Infetta 22 persone al lavoro

Sono 22 le persone risultate positive al Covid per essere venute a contatto con l’uomo di 40 anni arrestato lo scorso venerdì a Manacor, città dell’isola di Maiorca, alle Baleari, che lo scorso gennaio si è recato al lavoro e in palestra con febbre e tosse. In un’occasione, invitato dai colleghi ad andare a casa, avrebbe percorso i corridoi dello stabilimento dove lavora senza mascherina e urlando: “Vi contagerò tutti”.
A cura di Chiara Ammendola
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È accusato di lesioni l'uomo di 40 anni arrestato a Manacor, città situata sull'isola di Maiorca, alle Baleari, per aver contagiato 22 persone con il Coronavirus. L'uomo, positivo al Covid, si sarebbe recato al lavoro pur avendo la febbre a 40 e avrebbe girato per i corridoi dell'azienda senza mascherina e minacciando i colleghi di contagiarli con il Coronavirus. Secondo quanto riportato dalla polizia delle Baleari che ha fermato il 40enne venerdì pomeriggio l'uomo avrebbe si consapevolmente recato sul posto di lavoro senza temere di poter contagiare i colleghi.

Le indagini partite a gennaio dopo il focolaio individuato all'interno dell'azienda dove lavorava

La vicenda risale a gennaio ma solo in queste settimane si sono concluse le indagini degli agenti che hanno portato all'arresto dell'uomo che ora è accusato di lesioni. Stando quanto ricostruito dalla polizia, lo scorso gennaio nella cittadina di Manacor è stato rilevato un focolaio di Coronavirus all'interno di uno stabilimento di prodotti alimentari piuttosto noto nella zona: alcuni lavoratori hanno raccontato di un collega che avrebbe nascosto la positività al virus e che si sarebbe recato al lavoro con febbre e tosse. Nonostante i colleghi infatti durante quei giorni lo abbiano invitato a tornare a casa, l'operaio ha però deciso di restare in sede a lavorare. I colleghi hanno raccontato anche che visto che le sue condizioni non miglioravano il 40enne si sarebbe recato presso un centro medico per sottoporsi a un tampone molecolare, ma invece di restare a casa in attesa del risultato, come stabilito da protocollo, si sarebbe recato al lavoro il giorno successivo e poi in palestra quello successivo.

Otto le persone contagiate al lavoro e in palestra: gli altri contagiati indirettamente

Sia i suoi colleghi che il direttore dello stabilimento gli hanno ordinato di tornare a casa più volte perché era in attesa dei risultati dei test e per precauzione doveva rimanere isolato. Lo stesso giorno, non è chiaro se in preda ai deliri della febbre, l'operaio a quel punto ha iniziato a camminare per lo stabilimento con la mascherina abbassata, tossendo forte e dicendo: "Vi contagerò con il Covid". Più tardi, lo stesso giorno, il centro medico ha informato l'uomo di essere risultato positivo al Coronavirus. I lavoratori della struttura sono stati messi in quarantena e sottoposti a un tampone molecolare: cinque dipendenti sono dipendenti sono risultati positivi e si è scoperto dopo che hanno trasmesso la malattia anche a diversi parenti, tra cui tre bambini di appena un anno. Nella palestra frequentata dall'uomo in quei giorni sono state infettate altre tre persone, che a loro volta hanno diffuso il virus anche alle persone intorno a loro. Il conto finale è stato di 22 contagiati, otto direttamente al lavoro e in palestra e 14 indirettamente.

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