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L'implosione del sottomarino Titan

Sommergibile Titan, cosa è emerso dal rapporto finale sull’implosione: “Ignorate gravi falle nella sicurezza”

Pubblicato il rapporto finale sull’implosione del Titan, il sommergibile della OceanGate. Nell’incidente del 2023 morirono cinque persone: si erano imbarcate per un viaggio verso il relitto del Titanic. Nel report viene criticato duramente il lavoro dell’ad dell’azienda, Stockton Rush, anche lui tra le vittime, e indicato come una delle principali cause del disastro.
A cura di Eleonora Panseri
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È stato pubblicato dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti il rapporto finale sull'implosione del sommergibile Titan dell'azienda OceanGate. Nell'incidente, avvenuto nel 2023, morirono cinque persone: si erano imbarcate per un viaggio verso il relitto del Titanic.

Nel report viene criticato duramente il lavoro dell'amministratore delegato dell'azienda, Stockton Rush, anche lui deceduto nell'incidente, e indicato come una delle principali cause del disastro.

Come riferiscono i media statunitensi, il rapporto di 335 pagine, pubblicato oggi, martedì 5 agosto, arriva a quasi un anno di distanza dall'udienza, durata due settimane, voluta dalla Commissione Investigativa della Guardia Costiera per tentare di fare luce sulla dinamica e sulle cause dell'implosione, senza precedenti, dell'imbarcazione sperimentale.

Rush, si apprende, sarebbe stato ripetutamente avvertito della pericolosità del suo sommergibile e non solo aveva ignorato tutti gli avvertimenti, ma aveva anche minacciato chiunque sollevasse preoccupazioni. Il rapporto segnala tra l'altro minacce di azioni legali o licenziamenti verso chi metteva in dubbio la sicurezza delle operazioni.

"Un falso senso di sicurezza era stato creato da Rush attraverso la sua falsa rappresentazione della affidabilità del Titan, ottenuta sostenendo margini di sicurezza sostanziali, fuorviando gli specialisti della missione riguardo alle procedure di collaudo ed esagerando il numero di immersioni di prova dello scafo per la versione finale del Titan", si legge nel report.

Rush, co-fondatore di OceanGate, fu tra le vittime dell'implosione del giugno 2023 ma se fosse sopravvissuto il team investigativo della Guardia Costiera avrebbe, a questo punto dell'indagine, raccomandato l'accusa di omicidio colposo al Dipartimento di Giustizia, conclude il rapporto.

Oltre al Ceo della OceanGate, nell'incidente persero la vita il miliardario Hamish Harding, l'esperto di Titanic Paul-Henri Nargeolet, l'uomo d'affari Shahzada Dawood e suo figlio Suleman. 

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