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Siria, attentato Isis a mausoleo sciita di Damasco: almeno 60 morti, centinaia di feriti

L’attentato avvenuto vicino al santuario di Sayyidah Zainab, luogo di pellegrinaggio sciita, e subito rivendicato dall’Isis.
A cura di Antonio Palma
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Una serie di fortissime esplosioni a distanza ravvicinata hanno squassato questa mattina il centro della capitale siriana Damasco provocando decine di morti e centinaia di feriti. Secondo quanto riferiscono i media locali, la zona colpita è quella del mausoleo di Sayyidah Zainab Shrine, a sud della Capitale, un importante luogo di pellegrinaggio per gli sciiti. Poco dopo la diffusione della notizia, l'attacco stato rivendicato dall'Isis attraverso l'agenzia di stampa "Al-Amaq", considerata vicina al sedicente Stato Islamico. L'attacco terroristico, come hanno mostrato le immagini della tv di Stato siriana, è stato violentissimo e ha provocato gravissimi danni ad alcuni edifici e a tutta l'area circostante nel popoloso quartiere sud di Damasco. Secondo le prime informazioni, le vittime accertate al momento sono 60 mentre altre 110 persone sarebbero rimaste ferite nelle esplosioni.

Secondo una fonte del ministero degli Interni siriano citata dall'agenzia di Stato Sana, sarebbero state almeno tre le esplosioni. I terroristi prima avrebbero fatto esplodere un'autobomba vicino ad una stazione degli autobus, poco lontana dal mausoleo, poi quando le persone si sono avvicinate per aiutare i feriti, altri due attentatori suicidi si sarebbero fatti saltare in aria facendo una carneficina. La zona colpita come detto è quella del mausoleo-moschea luogo di sepoltura di una delle nipoti del profeta Maometto e meta abituale di pellegrinaggio per gli sciiti. Per questo già in passato, all'inizo del conflitto siriano, era stata protagonista di attentati sanguinari e ora era attentamente sorvegliata con posti di blocco e checkpoint che però non hanno impedito l'attentato.

L'attentato purtroppo potrebbe mettere seriamente a rischio i negoziati di pace per il conflitto siriano in corso a Ginevra proprio quando l'inviato Onu, Staffan De Mistura, si era detto "ottimista e determinato" al termine dell'incontro con i rappresentanti dell'opposizione siriana. "Sono ottimista e determinato perché si tratta di un'occasione storica che non può essere persa", ha dichiarato infatti De Mistura uscendo dall'albergo dove ha incontrato i delegati dell'Alto comitato per i negoziati, l'alleanza dell'opposizione la regime di Assad. "Vogliamo che il negoziato per la pace sia efficace, ma non c'è serietà da parte del regime" avevano però messo in chiaro questi ultimi, facendo intendere che i colloqui non saranno facili. A complicare ancora di più le cose il fatto che la delegazione del Partito dell'unione democratica (Pyd), principale partito politico dei curdi siriani, ha lasciato Ginevra venerdì sera perché non ha ricevuto l'invito ufficiale a partecipare ai colloqui dopo la netta opposizione della Turchia

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