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Gli svizzeri votano ‘no’: non vogliono l’abolizione del canone tv

La Svizzera è stata chiamata a pronunciarsi su un referendum che chiedeva l’abolizione del canone radiotelevisivo. È il più oneroso d’Europa con 451 franchi (quasi 400 euro), eppure i cittadini sono per mantenerlo: quasi tre quarti dei cittadini e la totalità dei cantoni hanno respinto l’iniziativa “No Billag”.
A cura di Biagio Chiariello
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In Italia è stata per decenni la tassa più evasa, poi è diventata materia di campagna elettorale anche in vista delle elezioni politiche di oggi, 4 marzo. E il pagamento del Canone Rai è anche uno dei tributi più odiate del Bel Paese, al pari quasi di Tasi e Imu. Nonostante ciò, gli italiani posso in qualche modo consolarsi dando un’occhiata ai soldi che vengono versati ogni anno dai cugini svizzeri per il pagamento del canone radiotelevisivo: ben 451 franchi (l’equivalente di circa 400 euro), un primato ben poco invidiato in Europa. Anche e soprattutto per questo motivo le sezioni giovanili dell’Unione democratica di centro (Udc, destra conservatrice) e del Partito liberale radicale (Plr, destra) hanno lanciato un referendum per abolirlo.

Mentre noi italiani scegliamo il nuovo governo, gli svizzeri vengono chiamati a optare se abolire o no il balzello che finanzia la Ssr (Società svizzera di radiotelevisione). Nello specifico il testo in votazione chiede che la Confederazione non riscuota più il canone obbligatorio destinato a finanziare le attività della “Rai” svizzera e delle radio locali e TV regionali che adempiono un mandato di servizio pubblico.  Per vincere il Sì dovrà conquistare non una ma ben due maggioranze, la prima tra gli elettori, la seconda nei cantoni, una missione piuttosto complicata da portare a termine.  Per i fautori dell'iniziativa, i cittadini non dovrebbero pagare una tassa per finanziare programmi che non ascoltano o non guardano. Il governo e la maggioranza del parlamento sono chiaramente contrari: il testo minaccerebbe la sopravvivenza della SSR e condurrebbe a un massiccio impoverimento dell'offerta, affermano.

Probabilmente un referendum simile nel nostro Paese vedremmo la percentuale del sì alla cancellazione vicina al 100%. Ma gli svizzeri a quanto pare la pensano diversamente. Il referendum ha visto l’affermazione dei "no" con una percentuale che supera largamente il 70% dei consensi. Quasi tre quarti dei cittadini e la totalità dei cantoni hanno respinto l'iniziativa "No Billag" che aveva ricevuto l’opposizione del governo e dei principali partiti schieratisi a favore del finanziamento pubblico.

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