I clamorosi risultati delle elezioni politiche: centrodestra in testa, ma Salvini batte Berlusconi; è boom del MoVimento 5 Stelle.
- Salvini: "No a coalizioni diverse dal centrodestra, abbiamo ricevuto un mandato chiaro" 05 Marzo
- Civati: "Mai detto che Liberi e Uguali è finito" 05 Marzo
- Matteo Renzi parlerà nel pomeriggio 05 Marzo
- Genova, a casa di Beppe Grillo il centrodestra batte il M5S 05 Marzo
- Boschi vince a Bolzano 05 Marzo
- Lega sempre più vicina al Pd alla Camera e al Senato 05 Marzo
- Come è andata nei collegi di Di Maio, Renzi e Gentiloni 05 Marzo
- Proiezioni: M5s continua a crescere, è al 33,6%. Centrodestra prima coalizione con il 36,5% 05 Marzo
- Cosa sappiamo finora e cosa potrebbe accadere adesso 05 Marzo
- Clamorosa proiezione: M5s al 33,1% 05 Marzo
- Casapound fa flop: è tra lo 0,3% e lo 0,7% dei voti 04 Marzo
- Renzi si consola con la vittoria nel proprio collegio al Senato 04 Marzo
- Gli exit poll delle elezioni politiche 04 Marzo
- Affluenza, i dati del ministero: alle 19 ha votato il 58,42% degli elettori 04 Marzo
- Palermo, disabili al voto con difficoltà: ascensore guasto in una scuola 04 Marzo
- Su Whatsapp circolano falsi Exit Poll attribuiti "all'istituto Ghisleri" 04 Marzo
- Rallentamenti ai seggi, anche i vicepresidenti aiuteranno a smaltire le operazioni di voto 04 Marzo
- Torino, Appendino va a votare ma dimentica i documenti al seggio 04 Marzo
- L'appello del comune di Milano: "Non aspettate ultimo minuto per votare" 04 Marzo
- Salvini in coda per votare: "Qualcuno al ministero ha fatto casino" 04 Marzo
- Indagata attivista francese Femen che ha contestato Berlusconi 04 Marzo
- Come si rischia di invalidare il voto 04 Marzo
- Napoli, scrutatrice crea scompiglio al seggio: strappa elenco di aventi diritto al voto 04 Marzo
- Femen contro Berlusconi: "Non dimentichiamo e non perdoniamo il Rubygate e la misoginia" 04 Marzo
- Bersani sbaglia a votare e dimentica di rimuovere il tagliando anti frode 04 Marzo
- Il Campidoglio: "Andate a votare un'ora prima della chiusura dei seggi" 04 Marzo
- Affluenze alle ore 12 nei capoluoghi di regione 04 Marzo
- Roma, appello del Campidoglio: "Recatevi al seggio il prima possibile" 04 Marzo
- Affluenza a Roma alle 12 è stata del 20,54% 04 Marzo
- Imprevisto per Di Battista al seggio: il suo nome non risulta in lista 04 Marzo
- Le affluenze alle 12 per le elezioni alla Camera regione per regione 04 Marzo
- Folla per Di Maio, al voto a Pomigliano d'Arco 04 Marzo
- Calderoli: "Se nella scheda resta il codice anti frode il voto è nullo" 04 Marzo
- Ai seggi tempi di attesa di un'ora a Napoli, code anche in Veneto e Lombardia 04 Marzo
- Milano, denunciato ecuadoregno per una foto al seggio 04 Marzo
- Affluenza, i dati del ministero: alle 12 ha votato il 19,29% degli aventi diritto 04 Marzo
- Cavaliere contestato al seggio da ragazza a torso nudo: "Berlusconi, il tempo è scaduto" 04 Marzo
- Affluenza, alle 12 ha votato il 19,02% degli aventi diritto 04 Marzo
- Lunghe code a Roma in centro e in periferia per le procedure di voto 04 Marzo
- Il presidente Zingaretti al voto: "Oggi parla il popolo" 04 Marzo
- Caos a Roma, verbali consegnati in ritardo e liste affisse mancanti 04 Marzo
- Roma, irregolarità in un seggio ai Parioli: nomi sbagliati nelle schede 04 Marzo
- Milano, Boldrini ai giornalisti: "Andate a votare anche voi" 04 Marzo
- Roma, il premier Gentiloni ha votato nel suo seggio 04 Marzo
- Mantova, al voto regolarmente dopo l'errore nelle schede 04 Marzo
- Palermo, tutti i seggi sono adesso operativi 04 Marzo
- Renzi arriva al seggio insieme alla moglie Agnese 04 Marzo
- Palermo, lunghe code nei seggi che hanno aperto con due ore di ritardo 04 Marzo
- Il presidente Mattarella ha votato a Palermo 04 Marzo
- Grasso: "Mi preoccupa che alcuni seggi siano ancora chiusi" 04 Marzo
- Schede sbagliate a Palermo e a Mantova 04 Marzo
- Si vota dalle 7 alle 23, poi lo spoglio dei voti 04 Marzo
Salvini: "No a coalizioni diverse dal centrodestra, abbiamo ricevuto un mandato chiaro"

Parla Salvini in conferenza stampa da via Bellerio: "Ringrazio la Lega, la mia squadra e i miei bimbi che sono a scuola, e i pochi giornalisti obiettivi, e ringrazio la rete e il popolo della rete. Perché questa è anche una vittoria della libera informazione, contrariamente alle previsioni di tanti opinionisti e analisti. Siamo passati dal 4% al 28%. Partendo dal Nord, dove la Lega è intorno al 40% a Bergamo, fino ad arrivare a Reggio Calabria dove abbiamo ottenuto il 6%, l'11% a Cagliari, al 7% di Foggia. È una vittoria straordinaria, che ci carica di orgoglio, gioia e responsabilità. Abbiamo fatto una campagna elettorale con pochissimi soldi. Rimane salda la coalizione di centrodestra, con cui potremo governare nei prossimi anni, ed è questa la squadra con cui primariamente lavoreremo. Il centrodestra è la coalizione che ha vinto. Ora comincia un bellissimo percorso insieme. No a coalizione strane, non è possibile una coalizione diversa da quella del centrodestra. Il voto italiano ci permette di ricostruire un'Europa che si fondi sugli uomini e sulle donne e non sui vincoli. È chiaro che gli italiani ci hanno dato un mandato preciso, a partire dall'abolizione della legge Fornero al taglio delle tasse. Sono populista, perché ascolto il popolo. Chi ascolta il popolo fa il suo dovere. Di "radical-chic" gli italiani non ne hanno più voglia. Bellissimo vedere le persone in fila per votare, nonostante le previsioni di astensionismo. Il voto degli italiani ha punito l'arroganza di Renzi e dei suoi. Sarà il presidente della Repubblica a scegliere qual è il presidente del Consiglio che ha numeri più vicini alla realtà".
Civati: "Mai detto che Liberi e Uguali è finito"

"Civati non ha mai parlato di alcuna fine di Liberi e Uguali né tantomeno ha dato responsabilità ad altri per il risultato elettorale, ma ha espresso solo preoccupazione riconoscendo le personali responsabilità". Lo precisa una nota dell'ufficio stampa di Possibile. In questo momento LeU alla Camera è dato al 3,44%, mentre al Senato è dato al 3,31%.
"Una grande delusione per tutto il centrosinistra perché mi pare ci sia una netta affermazione della destra, una maggioranza assoluta o qualcosa che si avvicina moltissimo". Giuseppe Civati, ha commentato così ai microfoni di Radio 1 i risultati elettorali: "C'è il rischio che io non sia in Parlamento – ha proseguito Civati – perché il nostro dato è oggettivamente basso. È un po' presto per dire cosa abbiamo sbagliato; ci sono state delle incertezze nel comunicare l'elemento di novità che potevamo rappresentare. È sembrata una soluzione non così rinnovata e lo abbiamo scontato. Pietro Grasso è una persona che ci ha rappresentati con tutto se stesso, quando si fallisce si fallisce tutti insieme. Sulle liste non mi è piaciuto come sono state costruite e secondo me qualche elemento di criticità c'è stato, anche se non avrebbe risolto". Per quanto riguarda la Lega di Salvini, Civati ha aggiunto: "Voto di protesta? Chiaro che ci sia, mi pare una costante della situazione in tutta Europa, però la Lega non è solo un partito di protesta, è un partito che ha un passato di governo, che questa volta ha trovato una chiave per entrare in relazione con gli italiani, una chiave che non condivido ma sulla quale dovremmo riflettere di più perché nessuno si aspettava un cappotto del genere. Salvini si afferma in tutta Italia, anche nei confronti di un Berlusconi che è sembrato stanco".
Matteo Renzi parlerà nel pomeriggio

Il Segretario del Pd Matteo Renzi, dopo la sconfitta incassata dal suo partito, interverrà nel pomeriggio. Lo scrive su Twitter il suo portavoce Marco Agnoletti.
Genova, a casa di Beppe Grillo il centrodestra batte il M5S

Ben 187 voti validi ha vinto nel seggio elettorale 617 di Genova Sant'Ilario dove vive Beppe Grillo, davanti alle 150 preferenze ottenute dal Movimento Cinque Stelle. È la curiosità emersa oggi a Genova al termine dello spoglio delle urne. Al terzo posto si è posizionato il centrosinistra con 138 voti, al quarto Liberi e Uguali con 50, seguito dalle 9 preferenze di Potere al Popolo. CasaPound e Partito Comunista hanno ottenuto un voto ciascuno. A livello disaggregato anche nel piccolo seggio del Levante di Genova il M5S si conferma la prima forza politica, davanti ai 91 voti del Pd, agli 82 della Lega e ai 72 di Forza Italia.
Boschi vince a Bolzano

Maria Elena Boschi è stata eletta nel collegio uninominale per la Camera a Bolzano con il 41,23%. Dopo lo scrutinio di tutte le 143 sezioni, Michaela Biancofiore (Fi) arriva al 24,99%. La candidata M5S Filomena Nuzzo è terza con il 20,55%, mentre Norbert Lantschner (LeU) si ferma al 6,28%, Andrea Bonazza (CasaPound) al 4,29% e Michele Giancola (Potere al Popolo) all'1,16%. Sotto l'1% Romana Cordova (Popolo della Famiglia) 0,91% e Hansjoerg Kofler (Partito valore umano) 0,54%. Schede non valide 5.610, di cui bianche 2.504.
Lega sempre più vicina al Pd alla Camera e al Senato

La Lega è sempre più vicina al Partito democratico, con un solo punto percentuale di distacco: il partito di Salvini è al 17,95% alla Camera, mentre il Pd è fermo al 19,00%; al Senato la Lega al momento è più forte, con il 18,13%, può aspirare ad agguantare il Pd che è al 19,44%. La coalizione di centrodestra, secondo i dati del ministero dell'Interno, entrerebbe a Montecitorio con 245 seggi, e un risultato storico del 37,04%. Forza Italia è il secondo partito della coalizione con il 13,95%, seguito da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni che ottiene il 4,35%. Il M5S è poco sopra il 32%, sia alla Camera, mentre al Senato è al 31,75%, guadagnando il titolo di prima forza politica in Italia. Il centrosinistra, sommando i risultati di Pd, +Europa, Civica Popolare di Lorenzin, Italia Europa Insieme e Svp deve accontentarsi del 23,29% alla Camera, con 125 seggi, e del 23,4% al Senato. Liberi e Uguali è al 3,45% alla Camera, con soli 13 seggi, un po' più basso il risultato al Senato con il 3,34%. Potere al popolo ottiene alla Camera l'1, 15% e l'1,07% al Senato, CasaPound è fermo allo 0,93% e allo 0,84% al Senato. Il Popolo della Famiglia arriva allo 0,67% alla Camera, e solo lo 0,7% al Senato.
Il PD vince solo nel voto estero, battuti centrodestra e MoVimento 5 stelle

A poco più di un terzo dello spoglio effettuato, appare chiara e netta la vittoria del Partito Democratico nella circoscrizione Estero del Senato. I democratici ottengono più del 26% dei consensi, staccando il centrodestra, fermo al 20% e il MoVimento 5 Stelle, che raccoglie solo il 16,3% dei voti. Bene il Male e Usei, all’11% circa, mentre Liberi e Uguali ottiene il 5,2% e + Europa il 4,7%.
Come è andata nei collegi di Di Maio, Renzi e Gentiloni
Mentre il quadro politico generale è ormai delineato e racconta di un successo del Movimento 5 Stelle e del centrodestra (soprattutto della Lega) ecco come è andata a tre dei principali protagonisti della campagna elettorale, tutti candidati nelle loro città di origine: Luigi Di Maio, Paolo Gentiloni e Matteo Renzi.
Il "capo politico" del Movimento 5 Stelle, candidato nel collegio uninominale di Acerra, in Campania, ha letteralmente "sbancato" totalizzando oltre il 63% dei voti e rifilando più di 40 punti di distacco al rivale di centrodestra e più di 50 a quello di centrosinistra. Paolo Gentiloni, anch'egli candidato alla Camera dei Deputati nel collegio di Roma Trionfale, ha vinto con il 41,9% dei voti; Matteo Renzi, che ha corso al Senato a Firenze, ha totalizzato il 44,13% dei consensi staccando di 20 punti percentuali il secondo classificato, l'economista Alberto Bagnai.
Pd: "Risultato molto chiaro, sconfitta evidente e netta"
Quando i risultati elettorali sembrano definirsi, arriva il primo commento del Pd. Nella sede del Nazareno a parlare è il vicesegretario Maurizio Martina, che fa riferimento a dati al di sotto delle aspettative e a una sconfitta "molto evidente e molto netta" e aggiunge: "Le valutazioni più compiute sull’esito del voto alla luce dei dati che matureranno ovviamente le farà il segretario domani. Per il momento ci limitiamo a questo: si tratta di un risultato molto chiaro nella sua negatività, per qualsiasi altra valutazione rimandiamo alle prossime ore".
Seggi Senato: nessuno ha la maggioranza, M5s primo gruppo, Pd dietro a Lega e Forza Italia
Con una copertura del campione del 38%, le stime del Consorzio Opinio per Rai mostrano come nessuno abbia un numero di seggi che permetta di governare. Il centrodestra al Senato è la prima coalizione (tra i 124 e i 144 seggi), seguito da M5s (102-122) e centrosinistra (44-64), più indietro Liberi e Uguali (6-10). Per quanto riguarda i singoli partiti, il M5s sarà il primo gruppo seguito dalla Lega con 52-62 seggi, Fi tra 46 e i 56, il Pd tra 42 e 54. Poi Fratelli d’Italia tra 19 e 29 seggi e le altre liste tra gli zero e i due seggi, probabilmente in tutti i casi (+Europa, Civica Popolare, NcI) conquistati in collegi uninominali.
Potere al Popolo prende l'1,6% alla Camera

A due facce il risultato di Potere al Popolo, la compagine politica di estrema sinistra che si presentava per la prima volta alle elezioni politiche. Stando alle prime proiezioni, alla Camera Potere al Popolo avrebbe ottenuto l'1,2% dei voti, percentuale che salirebbe all'1,6% per quel che riguarda il Senato della Repubblica.
Lega: "Risultato storico, parleremo prima coi nostri alleati"

Giancarlo Giorgetti, vicesegretario della Lega, parla da via Bellerio, sede storica del Carroccio e commenta i primi risultati delle elezioni: “Parleremo per prima coi nostri alleati, abbiamo idea di cosa fare e guardiamo al futuro con serenità e consapevolezza. Sappiamo cosa dobbiamo fare. Credo che la sfida di Matteo Salvini sia stata vinta”. Giorgetti parla di “grande soddisfazione e di risultati storici”, ricordando che la Lega partiva dal 4% mentre “i dati ci dicono 16-17% e quelli dai seggi reali forse anche di più”.
Proiezioni Camera: è boom M5s, nettamente primo partito
L'Istituto Tecnè ha diffuso per Tgcom24 i dati relativi alla prima proiezione per la Camera dei deputati. A Montecitorio sarebbe ancora più netta la vittoria del M5s, con il 34,1% dei voti. A seguire Pd al 18,1%, Lega al 15,8%, Forza Italia al 13,9%, Fratelli d'Italia al 3,9%, Liberi e uguali al 3,5%, +Europa al 2,4% e altri al 7%. I dati riguardano solo il 5% del campione e sono quindi parziali.
Proiezioni: M5s continua a crescere, è al 33,6%. Centrodestra prima coalizione con il 36,5%
Le seconde proiezioni diffuse da Swg per La7 mostrano che il M5s continua a crescere: sarebbe al 33,6%. Nettamente dietro il Pd con il 18,3%. Nel centrodestra il primo partito è la Lega con il 17,4% contro il 14,1% di Forza Italia. FdI sarebbe al 4%, Liberi e Uguali al 3,3%. Per quanto riguarda le altre liste: +Europa è al 2,3%, Noi con l’Italia all’1%, Civica Popolare allo 0,6% e Insieme allo 0,8%. Per le coalizioni, invece, il centrodestra è avanti con il 36,5%: centrosinistra fermo al 22,4%.
Di Battista: "Trionfo M5s, tutti dovranno venire a parlare con noi"

"Se questi dati dovessero essere confermati, si tratterà di un trionfo del M5s, di una apoteosi che dimostra la bontà del lavoro fatto e dimostra che tutti quanti dovranno venire a parlare con noi. E questa sarà la prima volta. E questa è la migliore garanzia di trasparenza per il popolo italiano perché le altre forze politiche dovranno venire a parlare con noi con i nostri metodi di trasparenza". A dirlo è Alessandro Di Battista, deputato uscente del MoVimento 5 Stelle, commentando le prime proiezioni delle elezioni politiche che danno il M5s sopra il 33%, saldamente primo partito.
Cosa sappiamo finora e cosa potrebbe accadere adesso

Come sempre, occorre usare molto cautela nel valutare il responso degli exit poll. A maggior ragione con il Rosatellum bis, una legge elettorale che assegna un terzo dei seggi con il sistema maggioritario e due terzi con quello proporzionale. E, ancora di più, considerando che l’affluenza alle urne potrebbe aver determinato un quadro molto frammentato nei singoli collegi. Le proiezioni sono più affidabili, tanto da poterci consentire un’analisi più ampia.
Detto ciò, è possibile fare qualche considerazione a partire dai dati diffusi dagli istituti di rilevazione e dalle prime proiezioni. I dati, più o meno, concordano nel dire che il MoVimento 5 Stelle potrebbe agevolmente superare la soglia del 30%, forse collocandosi intorno al 33%: un risultato clamoroso, al di là delle più rosee previsioni in casa grillina. Il centrodestra sarebbe ancora la prima coalizione, anche se il totale dei voti dovrebbe essere intorno al 34 / 36%, una quota probabilmente non sufficiente per ottenere la maggioranza dei seggi a Camera e Senato. Sembra invece profilarsi un clamoroso sorpasso interno, con la Lega che potrebbe ottenere più voti di Forza Italia e, dunque, rivendicare la leadership di Salvini all’interno della coalizione. Lega e MoVimento 5 Stelle insieme potrebbero superare il 50% dei consensi, un dato incredibile, anche perché sommando le altre forze euroscettiche / di protesta, si arriva a una percentuale superiore al 55%. In questo contesto il PD crolla, addirittura sotto il 20% al Senato, stando alle prime proiezioni. Malissimo anche Liberi e Uguali, tra il 3 e il 4 percento, addirittura in forse per l’ingresso in Parlamento.
Cosa succede adesso? Ovviamente bisognerà attendere il computo dei seggi, per capire se e come il centrodestra riuscirà comunque a raggiungere la maggioranza dei seggi in entrambe le Camere. Secondo i primi calcoli questa eventualità è molto lontana, poiché il MoVimento 5 Stelle riuscirebbe ad avere la meglio in moltissimi collegi uninominali. Una prima assegnazione dei seggi vede, infatti, il centrodestra intorno ai 260 seggi alla Camera, seguito dal MoVimento 5 Stelle a circa 240, mentre il centrosinistra si fermerebbe a 120 seggi.
Una situazione di questo tipo aprirebbe scenari incredibili, considerando che la maggioranza, ad esempio alla Camera, neanche un’alleanza PD – Forza Italia potrebbe raggiungere la quota minima di 316 seggi. Se poi si configurasse il sorpasso della Lega ai danni di Forza Italia, il centrodestra diverrebbe a trazione salviniana, dunque bisognerebbe capire quali forze politiche sarebbero disponibili ad appoggiare un eventuale Governo Salvini.
In molti stanno ipotizzando un accordo fra Lega e MoVimento 5 Stelle: va detto che, se è vero che entrambe le formazioni hanno sempre smentito un possibile accordo, non si può escludere l’apertura di un canale di dialogo, considerando che la vera maggioranza “nel Paese” sembra essere quella Lega – M5s.

Clamorosa proiezione: M5s al 33,1%

Secondo le prime proiezioni di Swg per La7 il MoVimento 5 Stelle sarebbe al 33,1%. Nettamente dietro il Pd al 18,7%. Nel centrodestra la Lega supera nettamente Forza Italia: 17,3% al 14,1%. FdI al 4,2%, mentre la lista +Europa è al 2,6%. Solo il 3,3% per Liberi e Uguali. Per completare il discorso del centrodestra, Noi con l'Italia si attesta all'1%. Nel centrosinistra, invece, Insieme allo 0,8% e Civica Popolare allo 0,5%. Sommando i dati delle forze del centrodestra, la coalizione sarebbe al 36,6%, rimanendo – anche se di poco – la prima coalizione. Il centrosinistra invece sarebbe al 22,6%. Per quanto riguarda i partiti con percentuali minori, troviamo Potere al Popolo all'1,3%, Casapound allo 0,8% e il Popolo della Famiglia allo 0,8%.
Le stime dei seggi alla Camera: centrodestra lontano dalla maggioranza, M5s primo gruppo

Secondo la prima stima dei seggi diffusa da Consorzio Opinio per la Rai, il centrodestra avrebbe tra i 225 e i 265 seggi alla Camera. Il MoVimento 5 Stelle sarebbe invece tra i 195 e i 235, più dietro il centrosinistra tra i 115 e i 155 seggi a Montecitorio. Liberi e Uguali otterrebbe tra i 12 e i 20 seggi, mentre le altre liste raccoglierebbe tra i 6 e gli 8 seggi. Si tratta comunque di stime basata sugli exit poll e quindi suscettibili di ingenti modifiche con lo spoglio delle schede.
Secondi exit poll Rai: Lega davanti a Forza Italia, M5s primo partito
I secondi exit poll diffusi dal Consorzio Opinio per la Rai, vedono il sorpasso della Lega su Forza Italia nella sfida interna al centrodestra. Il MoVimento 5 Stelle si conferma il primo partito con un dato che oscilla tra il 29,5 e il 32,5%. Dietro troviamo il Pd tra il 20 e il 23%. La Lega è leggermente davanti a Forza Italia: il Carroccio è tra il 13 e il 16% mentre il partito di Silvio Berlusconi è tra il 12,5 e il 15,5%. FdI tra il 3,5 e il 5,5%, Liberi e Uguali tra il 3 e il 5%. La lista +Europa con Bonino arriverebbe tra il 2 e il 4%.
Casapound fa flop: è tra lo 0,3% e lo 0,7% dei voti

È clamoroso il flop della formazione di estrema destra Casapound, almeno considerando le attese della vigilia e gli investimenti fatti negli ultimi mesi. Stando agli exit poll, infatti, la formazione di Di Stefano sarebbe tra lo 0,3% e lo 0,7% dei voti, un risultato inferiore alle attese. E anche loro ammettono: "Sotto l'1% per noi sarebbe una sconfitta, ma aspettiamo i dati definitivi".
Le stime sui seggi conquistati: al Senato M5s primo gruppo

L'istituto Tecnè ha realizzato per Mediaset una prima stima dei seggi conquistati dalle varie forze politiche al Senato, pur non prendendo ancora in considerazione i collegi uninominali, dove viene eletto solo il candidato che prende più voti, indipendentemente dalle percentuali. Secondo questa stima, a Palazzo Madama il MoVimento 5 Stelle ottiene tra i 63 e i 73 seggi, il Pd è tra 35 e 45. Nel centrodestra, Forza Italia tra 26 e 36 seggi, così come la Lega. Liberi e Uguali avrebbe tra i 5 e gli 11 seggi. A FdI vanno tra i 6 e i 12 seggi, mentre a +Europa tra i 2 e gli 8.
Renzi si consola con la vittoria nel proprio collegio al Senato

Secondo l’instant poll Quorum / Youtrend, Renzi avrebbe vinto nel suo collegio al Senato con un buon margine sugli altri candidati. Il segretario del PD sarebbe dunque eletto all’uninominale:
M5s: "È un dato storico, saremo il pilastro della prossima legislatura"
Arrivano i primi commenti dal M5s dopo la diffusione dei primi exit poll che vedono il MoVimento come primo partito: “Prendiamolo con cautela, ma possiamo dire che è un dato storico. C’è un elemento certo che emerge dai primi dati, noi saremo il pilastro della prossima legislatura", afferma Alfonso Bonafede. Alessandro Di Battista, esponente di punta del M5s, commenta invece con i cronisti: "Ho belle sensazioni… soprattutto dopo quest'ultima settimana. Nonostante questa pessima legge elettorale fatta contro di noi".
L'affluenza finale alle elezioni politiche: alle 23 ha votato il 72,9% degli aventi diritto
In base ai dati diffusi dal ministero dell’Interno, l’affluenza per le elezioni politiche a seggi chiusi – alle ore 23 – è del 72,92% quando mancano i dati di circa dieci comuni su circa 8mila totali. Alle politiche del 2013, cinque anni fa, l'affluenza alla Camera fu del 75,19%, al Senato del 75,11%.
Gli exit poll delle elezioni politiche
Secondo i primi exit poll diffusi dal Consorzio Opinio per la Rai, al Senato troviamo il MoVimento 5 Stelle tra il 30 e il 33%. Il Pd è tra il 20 e il 23%. Forza Italia è davanti alla Lega. Liberi e Uguali è tra il 3 e il 5%. Risultati simili alla Camera con il M5s poco più alto e Forza Italia e Lega alla pari.
Ecco i dati dei primi exit poll:
– Centrodestra 33,5-36,5%
Forza Italia 12,5-15,5%
Lega 12,5-15,5%
Fratelli d’Italia 3,5-5,5%
Noi con l'Italia-Udc 1-3%
– Centrosinistra 25-28%
Pd 20-23%
+Europa 2-4%
Insieme 0-2%
Civica Popolare 0-2%
– MoVimento 5 Stelle 29-32%
– Liberi e Uguali 3-5%
Show di Grillo al seggio: al voto con un pass M5s con su scritto 'L'elevato'

Nel giorno del voto per le elezioni politiche è arrivato anche un mini-show di Beppe Grillo, co-fondatore del MoVimento 5 Stelle. Grillo è arrivato nel suo seggio di Sant'Ilario a Genova, dove ha mostrato ai fotografi e ai reporter il pass col simbolo del M5s e la scritta ‘L'elevato'. Grillo è arrivato con l'autoradio in sottofondo che trasmetteva a tutto volume la canzone ‘Walk on the wild side di Lou Reed'. Il fondatore del M5s ha anche commentato: "La gente va a votare, è un buon segno". "Non inquadratemi i piedi quando sono nella cabina, per favore", ha poi detto scherzando ai giornalisti al momento del voto.
Una donna è morta subito dopo aver votato a Goro

Si è accasciata al suolo per un malore, subito dopo aver votato: così una donna di 70 anni, di Goro, è morta stroncata da un infarto. La donna aveva appena votato e consegnato la scheda. Si stava allontanando dal seggio, secondo quanto riporta La nuova Ferrara, nella scuola elementare di Goro, quando ha accusato il malore. La 70enne è stata subito soccorsa e portata in ambulanza in ospedale a Lagosanto, ma era ormai troppo tardi. La donna aveva problemi fisici ed era conosciuta nella zona. La sua votazione è comunque risultata valida in quanto le schede erano già state compilate e inserite nell’urna.
Fotografa la scheda: un elettore denunciato a Termoli
Una denuncia a Termoli, in provincia di Campobasso, a un elettore che ha fotografato la scheda elettorale. Durante le operazioni di voto per le elezioni politiche 2018 l'elettore ha scattato la foto alla scheda ma è stato scoperto dal personale del seggio che ha avvisato le forze dell'ordine. Questi ultimi hanno denunciato l'elettore. Nei seggi molisani si stanno registrando ritardi, soprattutto a causa del tagliando antifrode che va rimosso dalla scheda.
Un uomo è morto al seggio elettorale vicino a Pordenone
Dopo il caso della donna morta al seggio a Matera, un altro caso è avvenuto a Frisanco (Pordenone), dove un uomo di 88 anni è deceduto mentre stava attendendo il proprio turno per votare. L'episodio è avvenuto poco dopo le 15: l'anziano era arrivato al seggio insieme alla moglie e quando è entrato ha chiesto una sedia per riposare in attesa del suo turno, quando c'erano davanti a lui un paio di persone. L'uomo è poi crollato a terra, morendo all'istante. Sono stati inutili i tentativi di rianimazione dei carabinieri che si trovavano al seggio: inutile anche l'intervento del personale del 112. Nel seggio sono state interrotte le operazioni di voti fino alle 16:50, quando il corpo è stato portato via. Frisanco è un piccolo comune con pochi elettori, tanto che pochi minuti dopo la riapertura non c'erano più persone in coda.
L'affluenza regione per regione alle ore 19

Alle ore 19 ha votato il 58,51% degli aventi diritto in tutta Italia. Una situazione non omogenea in tutto il Paese, con regioni dove l’affluenza è stata molto più alta che in altre. Quelle in cui il dato è maggiore sono Emilia Romagna (65,99%), Umbria (64,86%) e Veneto (64,59%). Al contrario, Calabria e Sicilia sono le regioni con una affluenza minore, inferiore al 50%. Pochi votanti anche in altre regioni del Sud come Campania, Basilicata, Sardegna e Puglia.
Ecco i dati pubblicati sul sito del ministero dell'Interno regione per regione:
Abruzzo 61,29%
Basilicata 53,12%
Calabria 49,55%
Campania 52,59%
Emilia Romagna 65,99%
Friuli Venezia Giulia 62,46%
Lazio 54,77%
Liguria 61,04%
Lombardia 62,31%
Marche 62,22%
Molise 56,48%
Piemonte 61,88%
Puglia 53,68%
Sardegna 52,49%
Sicilia 47,06%
Toscana 63,88%
Trentino Alto Adige 60,57%
Umbria 64,86%
Valle D’Aosta 59,01%
Veneto 64,59%
Affluenza, i dati del ministero: alle 19 ha votato il 58,42% degli elettori
Il ministero dell’Interno ha diffuso i dati relativi ai votanti per il rinnovo della Camera dei deputati. Secondo i dati delle ore 19 finora ha votato il 58,42% degli aventi diritto. L'affluenza riguarda tutti i 7.958 comuni. Nel 2013, alla stessa ora, si era recato alle urne il 46,6% degli elettori. In quel caso, però, le consultazioni si tenevano in due giornate (domenica e lunedì) e non solo in una come avviene quest'oggi. Le regioni in cui hanno votato più elettori sono Emilia Romagna, Veneto e Umbria. Minore affluenza, invece, in Calabria e Sicilia (uniche regioni sotto il 50%).
Una donna è morta al seggio elettorale a Matera
Una donna di 85 anni è morta a causa di un malore nell'atrio di una scuola elementare di Matera, allestita a seggio elettorale, dove si trovava per votare. L'episodio è avvenuto nel pomeriggio di oggi, domenica 4 marzo. Quando la donna, accompagnata dal marito al seggio elettorale, si è sentita male, è stata subito soccorsa e fatta sedere su una sedia della scuola in cui avrebbe dovuto votare. I presenti hanno chiamato il 118 ma quando i soccorsi sono arrivati sul posto, nell'istituto scolastico del rione San Pardo, l'anziana era già morta.
Matteo Salvini ha votato a Milano: siparietto con il personale del seggio elettorale

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha votato nel suo seggio di Milano. “Accoglienza spettacolare al seggio”, scrive su Twitter il leader del Carroccio: “Dai, dai, dai! Meno di 5 ore per votare Lega e finalmente riprenderci questo Paese!”. Al momento del voto di Salvini c’è stato un siparietto tra quest’ultimo e il personale del seggio di via Martinetti. Quando Salvini ha augurato loro, uscendo dal seggio, buon lavoro e ha esclamato "ci vediamo", un membro del personale del seggio ha risposto: “Magari tra tre mesi”. Eloquente la controreplica ironica di Salvini: “Tiè”, ha detto facendo il gesto delle corna.
Palermo, disabili al voto con difficoltà: ascensore guasto in una scuola

Disagi per i disabili che dovevano votare alla scuola Federico II via Pier Delle Vigne a Palermo. L'ascensore del plesso scolastico era guasto e così gli elettori disabili hanno dovuto attendere; alcuni di loro hanno chiamato polizia e carabinieri per segnalare il disservizio. Dopo lunghi minuti chi aveva il certificato di invalidità è stato portato in altri due plessi per consentire il voto. Un anziano che non riusciva a salire le scale è stato portato a spalla per raggiungere il primo piano e votare. "Mio padre è arrivato con molto affanno davanti al seggio – racconta il figlio – Una situazione che come hanno detto i carabinieri ai dirigenti della scuola doveva essere segnalata per tempo. E' stato davvero molto grave quanto successo. Per i disabili in questa città non c'è mai rispetto". Alla scuola D'Angelo in via San Lorenzo il disservizio è strutturale: mancano gli scivoli per gli invalidi, e gli elettori disabili sono costretti a votare in macchina, con i presidenti di seggio e i poliziotti.
Su Whatsapp circolano falsi Exit Poll attribuiti "all'istituto Ghisleri"

Qualcuno di voi probabilmente in queste ore avrà ricevuto un messaggio Whatsapp con un "exit poll segreto" attribuito alla Ghisleri, nota analista politica e sondaggista dal lungo curriculum, che lavora per l'istituto Euromedia. I risultati sembrerebbero essere clamorosi e lascerebbero intendere un chiaro esito di questa tornata amministrativa. Si tratta però di una fake news, la cui genesi non è chiarissima. Come è noto, infatti, gli exit poll sono realizzati nel corso di questa giornata e appare difficile che i risultati potessero essere disponibili già dalle prime ore del mattino. Inoltre, la normativa italiana ne vieta la divulgazione mentre i seggi sono ancora aperti. Infine, cosa più importante, la somma dei risultati dei singoli partiti supera ampiamente il 100%: si tratta, evidentemente, di una fake news.
Poco dopo, anche la smentita ufficiale:
Rallentamenti ai seggi, anche i vicepresidenti aiuteranno a smaltire le operazioni di voto

Secondo quanto si apprende, allo scopo di velocizzare e rendere più fluide le operazioni di voto, i presidenti di seggio saranno coadiuvati anche dai vicepresidenti per gli adempimenti connessi al tagliando antifrode, introdotto dalla nuova legge elettorale, presente nelle schede per la Camera dei deputati e per il Senato della repubblica.
Torino, Appendino va a votare ma dimentica i documenti al seggio

La sindaca di Torino Chiara Appendino ha votato questa mattina nella sezione elettorale 335 nell'istituto comprensivo Pacinotti in via Vidua. Non ha rilasciato dichiarazioni, dopo aver votato per la prima volta alle elezioni nazionali come prima cittadina del capoluogo piemontese. E forse è anche per via dell'emozione che, al termine del voto, è andata via senza riprendere i suoi documenti, che le sono stati restituiti poi dagli scrutatori.
L'appello del comune di Milano: "Non aspettate ultimo minuto per votare"

I milanesi evitino "di recarsi al seggio nelle ultime ore di apertura". E' l'invito del Comune di Milano, che in una nota ricorda come "la collaborazione" dei cittadini sia "fondamentale per consentire un rapido avvio delle operazioni di spoglio". Sono 1.248 i seggi allestiti nel capoluogo milanese e in molti si stanno registrando lunghe code. A rallentare le operazioni di voto anche qui è la nuova procedura per le schede delle elezioni politiche che prevede il tagliando antifrode.
Salvini in coda per votare: "Qualcuno al ministero ha fatto casino"

Anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, è in coda per votare, al seggio di via Martinetti, a Milano. Quando vota tanta gente è "sempre un bene, più gente vota meglio è", ha risposto Salvini. Ma "mi sa che qualcuno al ministero ha fatto casino – ha aggiunto rispondendo ai giornalisti -, non ci puoi mettere un'ora a votare".
Indagata attivista francese Femen che ha contestato Berlusconi

La ragazza si chiama Melodie Mousavi Nameghi, 30 anni il prossimo novembre, e si sarebbe intrufolata tra i cronisti che stamane attendevano il Cavaliere al seggio mostrando un tesserino con l'intestazione ‘Cinema World Press'. Poi quando il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi stava per lasciare l'aula della scuola di via Scrosati, la ragazza all'improvviso è salita su un banco dal quale in topless gli ha gridato la frase che aveva scritto sulla parte del corpo senza veli: "sei scaduto".
Ora è indagata per resistenza a pubblico ufficiale, per aver provocato disordini durante "le operazioni elettorali" e per non aver obbedito al richiamo del presidente del seggio. La ragazza, una francese di origini iraniane, senza precedenti, è arrivata in aereo da Parigi a Malpensa alle 8.45 e si è recata al seggio, mostrando un tesserino da free lance. A coordinare il fascicolo sarà il dipartimento antiterrorismo guidato da Alberto Nobili.
Come si rischia di invalidare il voto

"Poco fa votando ho sperimentato direttamente che se si sovrappongono le schede, quando si vota si crea l’effetto "carta carbone" con la croce che si copia sulla scheda sottostante. Non sovrapponete le schede! E controllate che non ci siano segni oltre al vostro voto". Il post è stato scritto su Facebook dal senatore leghista Stefano Candiani, per allertare gli elettori. Ma la questione non è certo nuova, dal momento che si rischia di invalidare il voto se sulla propria scheda ci siano altri segni oltre alla "x" prevista, che possano rendere riconoscibile il voto di un elettore.
Napoli, scrutatrice crea scompiglio al seggio: strappa elenco di aventi diritto al voto

Una donna, scrutatrice in un seggio, ha messo a soqquadro una sezione elettorale di Arpino di Casoria, in provincia di Napoli. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, intervenuti sul posto su richiesta del presidente di seggio, la donna ha improvvisamente iniziato a inveire contro i presenti e poi ha strappato l'elenco degli aventi diritto al voto. I militari l'hanno fermata e – riferiscono fonti dei Cc – portata in ospedale per accertare le sue condizioni di salute.
Femen contro Berlusconi: "Non dimentichiamo e non perdoniamo il Rubygate e la misoginia"

"Berlusconi, sei scaduto! Berlusconi, Time's Up!": inizia così il post su Facebook in cui le Femen spiegano di esser state "faccia a faccia" con Silvio Berlusconi mentre era nel suo seggio a votare per "annunciargli che il suo tempo è scaduto e che il tempo del sessismo è scaduto". Nel 2013 due attiviste ucraine e una francese del movimento femminista fronteggiarono Berlusconi al seggio di via Scrosati con la scritta "Basta Silvio" disegnata sul corpo, mentre questa volta una sola ragazza si è presentata davanti a lui con appunto la scritta "Berlusconi sei scaduto". Su Facebook, le Femen ricordano che "Berlusconi ha una lunga carriera politica, fatta di corruzione e sessismo con infami festini con minorenni e frequente uso della prostituzione". Ma le Femen, si legge su Fb, "non dimenticano e non perdonano: affrontiamo Berlusconi per la seconda volta mentre cerca di tornare al potere. Le Femen non dimenticano il Rubygate, lo sfruttamento di giovani donne, gli attacchi misogini, la coalizione con l'estrema destra e le parole fasciste come "Mussolini non uccideva i suoi avversari, li mandava in vacanza in esilio". Nel loro post, le Femen rendono inoltre omaggio ad Asia Argento, "la prima donna ad aver accusato Harvey Weinstein" che "ha dovuto lasciare l'Italia", e "non dimenticano Laura Boldrini, presidente della Camera, che per aver denunciato il sessismo e aver rivendicato le sue posizioni femministe, ha ricevuto minacce di morte". "Quindi – concludono – in questo giorno di elezioni, insieme alle donne di tutto il mondo, diciamo al cavaliere che il suo tempo è scaduto".
Bersani sbaglia a votare e dimentica di rimuovere il tagliando anti frode

Pierluigi Bersani ha votato questa mattina a Piacenza alla Scuola di via Emmanueli, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. E all'uscita della cabina ha infilato direttamente le schede nelle urne venendo ripreso dal personale di seggio che avrebbe dovuto controllare il numero sul bollino anti-frode e poi rimuoverlo. "Il tagliando andava… ", gli dice la segretaria della sezione, ma poi taglia corto: "Vabbè è lo stesso, mi scusi. Poi lo togliamo dopo", alludendo evidentemente al tagliando di controllo anti-frode. L'ex-segretario Pd (oggi esponente di LeU) era arrivato al seggio a piedi con la moglie Daniela Ferrari.
Il Campidoglio: "Andate a votare un'ora prima della chiusura dei seggi"

Per non rischiare di trovare i seggi chiusi per le lunghe code in una nota il Campidoglio invita ad andare a votare il prima possibile: "Rinnovando l'invito ai cittadini all'esercizio del proprio diritto di voto, si suggerisce di recarsi ai seggi prima possibile e comunque almeno un'ora prima della loro chiusura".
Affluenze alle ore 12 nei capoluoghi di regione

Ecco le affluenze alle ore 12 in ogni capoluogo di Regione per le elezioni della Camera, secondo i dati del sito del ministero dell'Interno: Aosta 21,40% – Torino 16,85% – Milano 18,44% – Bolzano 23,92% – Trento 22,45% – Trieste 21,99% – Venezia 21,88% – Genova 22,31% – Bologna 23,15% – Firenze 24,12% – Ancona 21,13% – Perugia 22,72% – Roma 20,54% – L'Aquila 19,41% – Campobasso 18,81% – Napoli 15,86% – Bari 22,65% – Catanzaro 16,95% – Potenza 20,02% – Palermo 15,05% – Cagliari 19,77%. Al momento manca ancora il dato definitivo di Roma, dove non sono noti i risultati di tre sezioni. Nelle precedenti politiche del 2013 si votò in due giorni.
Roma, appello del Campidoglio: "Recatevi al seggio il prima possibile"

"Roma Capitale è al lavoro insieme con tutti i livelli amministrativi e i soggetti istituzionali coinvolti per un monitoraggio costante della situazione nei 2600 seggi elettorali della città. Tutti i seggi sono aperti ed operanti". Lo comunica il Campidoglio. "Le code registrate in queste ore, anche in altre città italiane, sono dovute in gran parte alle nuove operazioni richieste per il tagliando antifrode. Pertanto, rinnovando l'invito ai cittadini all'esercizio del proprio diritto di voto, si suggerisce di recarsi ai seggi prima possibile e comunque almeno un'ora prima della loro chiusura. Il Campidoglio sta monitorando costantemente la situazione al fine di una tempestiva risoluzione di eventuali problemi, come ha fatto con quelli finora verificatisi", conclude.
"Abbiamo aspettato tre quarti d'ora per votare, alle scorse elezioni si faceva tutto in un quarto d'ora al massimo". A parlare sono due anziani che hanno votato alla scuola elementare Caterina Usai a Roma. Da questo seggio diverse persone scoraggiate dalla fila stanno andando via per tornare più tardi. Alcuni elettori, in un altro seggio a piazza Lodi, zona San Giovanni, dicono di aver aspettato "un'ora prima di poter votare". "Abbiamo fatto una fila di almeno di 40 minuti e ora sta aumentando. E' allucinante. In confronto agli altri anni ci sembra siano un po' disorganizzati perché sono cambiate le operazioni di voto, c'è questo tagliando anti-frode per esempio", dicono Anna e Claudio. "Noi abbiamo atteso 40 minuti perché è tutto più complicato, c'è questo tagliando e in una giornata sola poi", dicono altri elettori esasperati.
Affluenza a Roma alle 12 è stata del 20,54%

Alle 12 l'affluenza al voto a Roma, relativamente alla Camera, è stata del 20,54% pari a 428.056 su un totale di iscritti 2.083.813. Lo riporta il sito del Comune di Roma. Il dato è riferito a 2597 sezioni su 2600.
Imprevisto per Di Battista al seggio: il suo nome non risulta in lista

Fuoriprogramma per il deputato del M5S Alessandro Di Battista. Stamani si è recato al seggio di via Taverna a Roma per votare ma il suo nome non era nelle liste. Dopo alcuni minuti di incertezza Di Battista è stato indirizzato verso il seggio di via Vallombrosa. "E' colpa del mio cambio di residenza, ti devono mandare un tagliandino e a me non è arrivato", ha detto il deputato un po' imbarazzato, spiega. I giornalisti, che lo attendevano all'esterno, gli hanno chiesto ironicamente se l'errore era da attribuirsi al comune e quindi alla Raggi. "No, per favore – ha risposto il deputato – non si fanno battute. Oggi c'è silenzio elettorale".
Le affluenze alle 12 per le elezioni alla Camera regione per regione

Ecco le affluenze alle ore 12 in ogni Regione per le elezioni della Camera, secondo i dati del sito del ministero dell'Interno: Val d'Aosta 21,24% – Piemonte 20,44% – Lombardia 20,92% – Trentino Alto Adige 20,78% – Friuli Venezia Giulia 22,56% – Veneto 22,24% – Liguria 21,78% – Emilia Romagna 22,72% – Toscana 21,17% – Marche 19,81% – Umbria 20,55% – Lazio (dato non definitivo) 17,29% – Abruzzo 19,38% – Molise 17,88% – Campania 19,38% – Puglia 17,96% – Calabria 15,11% – Basilicata 16,27% – Sicilia 14,27% – Sardegna 18,34%. Nelle precedenti politiche del 2013 si votò in due giorni. Mancano ancora i dati di Roma.
Folla per Di Maio, al voto a Pomigliano d'Arco

Luigi Di Maio si è dovuto far largo tra la folla per poter raggiungere la propria auto dopo aver votato nel seggio elettorale della scuola "Sulmona" a Pomigliano d'Arco (Napoli). Il candidato premier del M5s ha faticato a raggiungere la vettura che lo attendeva, ed ha salutato la folla di concittadini e di fotografi salendo sul predellino dell'auto. Nella folla anche il papà Antonio, che ha osservato da lontano il proprio figliolo. "Non sono riuscito a salutarlo – ha detto – neanche a Roma ci sono riuscito. Ma sono qua per salutare alcuni amici che mi hanno cercato. La politica è una cosa, la famiglia un'altra". Non è ancora andata ai seggi, invece, la mamma del leader pentastellato. "È a casa – ha spiegato papà Antonio – e neanche oggi vedremo Luigi che partirà subito per Roma".
Calderoli: "Se nella scheda resta il codice anti frode il voto è nullo"

"Attenzione. Dai seggi arrivano segnalazioni di elettori che, per errori del presidente del seggio, hanno infilato la scheda nell'urna con il talloncino anti frode. Questi voti verranno annullati, purtroppo". Lo afferma in una nota Roberto Calderoli, vicepresidente leghista del Senato. "L'elettore – spiega – deve controllare che venga staccata la parte alfanumerica, bisogna accertarsi che sia il presidente a strappare il codice alfanumerico e che sia lui a infilare le schede nelle urne. Altrimenti l'elettore sarebbe identificabile ed il voto è nullo. Invitiamo inoltre tutti gli elettori a esprimere il voto sul solo simbolo del partito, perché eventuali croci aggiuntive sui candidati del proporzionale porterebbero all'annullamento del voto. Seguite queste istruzioni se non volete sprecare il vostro voto", conclude.
Ai seggi tempi di attesa di un'ora a Napoli, code anche in Veneto e Lombardia

Lunghe code intorno all'ora di pranzo si stanno verificando ai seggi di Napoli, sia al centro che nelle periferie, come Ponticelli. "Ho fatto una fila di oltre un'ora", sbotta una donna appena uscita dal seggio di Piazza del Gesù insieme alla figlia piccola. Le operazioni di voto risultano rallentate in particolare dalla nuova regola del tagliando antifrode da staccare dalla scheda: "Bisogna spiegare il nuovo sistema a moltissimi elettori – spiega all'Ansa la presidente di un seggio, al Liceo Genovesi, nel cuore della città – e molti devono tornare nella cabina elettorale perché non avevano piegato bene la scheda". Qualche nervosismo da parte degli elettori anche per la nuova regola che prevede che sia lo scrutatore a mettere la scheda nell'urna: "Diverse persone si sono sorprese – spiega un'altro scrutatore – ma quando spieghiamo loro la nuova legge e vedono che quando ci consegnano la scheda la mettiamo nell'urna sotto il loro sguardo si tranquillizzato".
Grande affluenza ai seggi anche in Veneto dove nelle città, come Venezia, Padova, Verona, ma anche nei centri minori si segnalano lunghe file di cittadini in attesa di entrare nelle sezioni elettorali. Si tratta di attese medie di 15-20 minuti, dovute in parte alle nuove operazioni necessarie per il voto, come l'apposizione del tagliando antifrode, in parte al maggior afflusso di elettori, considerando anche che nella tornata delle precedenti politiche si era votato in due giorni.
Berlusconi si è detto preoccupato per la situazione a Milano: "Per votare ci vuole un tempo molto lungo quindi temo ci saranno molte code anche stasera e sono preoccupato che ci possa essere una situazione in cui ci sono persone che non arrivano a votare".
Milano, denunciato ecuadoregno per una foto al seggio

Un 43enne di origine ecuadoregna è stato denunciato per violazione della segretezza del voto per aver scattato con il cellulare una foto alla scheda mentre si trovava all'interno della cabina elettorale. E' successo stamane a Pioltello, nell'hinterland milanese. Il clic dello scatto è stato udito dal presidente del seggio, che ha chiesto l'intervento dei carabinieri. La scheda fotografata è stata quindi annullata e l'uomo denunciato.
Stando a quanto è stato riferito l'uomo, che si è presentato per votare attorno alle 8.30, è stato scoperto dalla presidentessa del seggio che ha udito il rumore dello scatto della fotografia. Immediatamente sono stati chiamati i carabinieri che presidiano la sezione elettorale di Seggiano di Pioltello e che, in seguito a un controllo del cellulare, hanno trovato registrata l'immagine della scheda.
Affluenza, i dati del ministero: alle 12 ha votato il 19,29% degli aventi diritto

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 12 ha votato il 19,29% degli aventi diritto quando mancano i dati relativi a poche centinaia di comuni (7.554 su 7.958). Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 14,94% degli elettori per la Camera.
Cavaliere contestato al seggio da ragazza a torso nudo: "Berlusconi, il tempo è scaduto"

Silvio Berlusconi è stato contestato stamani all'interno del suo seggio elettorale a Milano da una ragazza a torso nudo che gli ha urlato ‘Berlusconi, il tempo è scaduto'. Nel 2013 Berlusconi, sempre nel seggio di via Scrosati a Milano, era stato contestato da tre attiviste delle Femen con le stesse modalità. La ragazza, di 25-30 anni, aveva anche lei la scritta"Femen" sul petto e sulla schiena, ed è stata bloccata e trascinata fuori dalla Polizia. La donna è salita su uno dei banchi degli scrutatori e si è tolta la camicia.
"E' finito il mio tempo? Sì, in effetti la coda era finita". Così, con una battuta, Silvio Berlusconi ha commentato la contestazione. "Non ho visto, non sono riuscito a vedere niente" ha aggiunto il leader di FI.
Affluenza, alle 12 ha votato il 19,02% degli aventi diritto

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 12 ha votato il 19,02% degli aventi diritto, quando i dati sono circa alla metà (relativi a 4.317 comuni su 7.958). Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 14,94% degli elettori per la Camera.
Lunghe code a Roma in centro e in periferia per le procedure di voto

File, in alcuni casi anche lunghe, si stanno creando nei seggi per le votazioni in corso. In particolare a Roma, sono segnalate code in molte sezioni, dovute alle novità del voto, specialmente il tagliando antifrode che obbliga gli scrutatori prima a registrare ogni singola scheda per la Camera e per il Senato nel registro dei votanti e poi a strappare il tagliando dalle scheda prima di inserirla nell'urna. Le indicazioni sulle code vengono da vari quartieri, dalle zone centrali alla periferia
Il presidente Zingaretti al voto: "Oggi parla il popolo"

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, candidato governatore del centrosinistra, ha votato al suo seggio nei pressi di piazza Mazzini, a Roma. Lasciando il seggio non ha rilasciato dichiarazioni nel merito: "Oggi è silenzio elettorale – si è limitato a dire – oggi parla il popolo". A quanto riferiscono i responsabili del seggio dove ha votato Zingaretti, al momento da loro l'affluenza sarebbe scarsa.
Caos a Roma, verbali consegnati in ritardo e liste affisse mancanti

"Il caos denunciato ieri nella costituzione di seggi elettorali a Roma è continuato anche stamane. Abbiamo segnalazioni di verbali e materiali elettorali consegnati fino all'ultimo momento utile, a ridosso dell'apertura dei seggi. In un caso, alla scuola Alessi, nel II municipio, le operazioni di voto sono cominciate con oltre un'ora di ritardo, poco dopo le otto, per mancanza dei verbali. In alcuni seggi del municipio VIII, di Garbatella, mancano le liste affisse". Lo ha denunciato all'Ansa il segretario del Pd Roma Andrea Casu. "Questa disorganizzazione senza precedenti, in concomitanza con la prima votazione in cui si introduce il tagliando anti-frode, sta creando forti disagi ai cittadini, con file molto lunghe e operazioni di voto a rilento", sostiene.
Roma, irregolarità in un seggio ai Parioli: nomi sbagliati nelle schede

Schede con i nomi dei candidati di Camera e Senato sbagliati nel seggio 2167 di Via Micheli 29 a Roma, nel quartiere Parioli. Se ne accorge un elettore e avvisa la presidente di seggio. "A quel punto – ha detto all'Ansa Roberta Lisi, elettrice presente nel seggio – la presidente sospende le operazioni di voto e si fa dare dal seggio a fianco, il 2166, le schede corrette e fa votare con quelle. Ma prima di far continuare le operazioni di voto chiude la porta del seggio, apre l'urna e la vuota togliendo le 36 schede votate fino a quel momento mettendole in una busta".
Molti gli elettori che hanno protestato per lo svuotamento dell'urna da parte della presidente del seggio senza altri testimoni che gli scrutatori. Non era presente infatti nessun rappresentante di lista. Alle 10.13 alla sezione sono state riconsegnate le schede con i nomi dei candidati corretti e la presidente del seggio ha precisato che i 36 elettori che avevano votato con le schede sbagliate, sarebbero stati ricontattati per farli votare di nuovo.
Milano, Boldrini ai giornalisti: "Andate a votare anche voi"

La presidente della Camera e candidata di LeU, Laura Boldrini, ha votato nella sezione 169 del seggio allestito al liceo Berchet di Milano, in via della Commenda. Dopo aver ricevuto le schede per Camera e Senato, ha chiesto al presidente come fossero i dati di affluenza. All'uscita non ha voluto rilasciare dichiarazioni: "Oggi è il giorno del silenzio. Rispettiamo il silenzio" ha detto. "Mi auguro che vada tutto bene e che gli italiani vadano a votare. Andate a votare anche voi" ha concluso riferendosi ai giornalisti e fotografi che assediavano il seggio.
Roma, il premier Gentiloni ha votato nel suo seggio

Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni ha votato a Roma nel suo seggio in via Daniele Manin alle 10 di stamani. Un folla di fotografi e cineoperatori lo hanno atteso all'interno del seggio per immortalare il momento in cui inseriva la scheda nell'urna. Il premier è rimasto in fila attendendo il suo turno per votare. Presidente del seggio e scrutatori hanno voluto salutarlo stringendogli la mano.
Mantova, al voto regolarmente dopo l'errore nelle schede

Si sono aperte regolarmente questa mattina alle 7 le 375 sezioni elettorali della provincia di Mantova. Secondo la prefettura le operazioni di voto si stanno svolgendo regolarmente nonostante il caso delle schede per le elezioni regionali stampate con il simbolo del Pd senza il riferimento al candidato presidente Gori. La Regione ieri sera a tarda ora ha diffuso una circolare nella quale è stato ammesso l'errore, invitando i Comuni a informare i presidenti di seggio. A sua volta, la prefettura ha ordinato ai vari presidenti di affiggere la circolare sul manifesto che in ogni seggio riporta i candidati con i rispettivi simboli collegati, in modo da informare gli elettori. Nelle 46 sezioni del capoluogo la circolare è già stata affissa e non si registrano proteste o richieste di chiarimento da parte degli elettori. Nella circolare della Regione si legge che il contrassegno della lista Pd , "per un mero errore di stampa", è "parzialmente difforme rispetto al contrassegno della stessa lista depositata è riportata sul manifesto". Il contrassegno, viene specificato, "è comunque correttamente collegato nell'ambito del riquadro della coalizione di appartenenza evidenziando inequivocabilmente il collegamento tra la lista in questione è il candidato alla carica di presidente della Regione".
Palermo, tutti i seggi sono adesso operativi

Secondo la Prefettura di Palermo e l'ufficio elettorale del Comune le operazioni di voto si stanno svolgendo regolarmente in tutte le sezioni del capoluogo siciliano. Numerosi seggi hanno aperto con ritardi che in alcuni casi hanno superato le due ore e mezzo a causa delle distribuzione delle nuove schede elettorali ristampate durante la notte. L'errore era stato causato dall'inserimento di alcune sezioni del collegio Palermo 1 nel collegio Palermo 2.
Renzi arriva al seggio insieme alla moglie Agnese

"Scusate il disturbo": così Matteo Renzi, segretario del Pd, ha salutato gli scrutatori appena arrivato nel suo seggio elettorale, il liceo classico Machiavelli in via Santo Spirito a Firenze, gremito di giornalisti e fotografi. Renzi, candidato al Senato proprio nel collegio uninominale di Firenze, si è informato con il presidente di seggio sul meccanismo antifrode utilizzato per la prima volta in questa tornata elettorale. Oltre alla moglie Agnese Landini, che però vota in un altro seggio, Renzi era accompagnato da Caterina Biti, candidata Pd al Senato per il collegio plurinominale sempre a Firenze, di cui Renzi ha auspicato l'elezione parlando coi cronisti fuori dal seggio; dal segretario Pd metropolitano Massimiliano Piccioli e dalla vicesegretaria Lorenza Giani. Renzi seguirà stasera i primi risultati elettorali nella sede fiorentina del Partito Democratico, in via Forlanini, mentre domani sarà a Roma.
Palermo, lunghe code nei seggi che hanno aperto con due ore di ritardo

Lunghe code si stanno registrando a Palermo nei seggi che hanno aperto in ritardo a causa della distribuzione delle nuove schede elettorali ristampate nella notte. Il protrarsi dei tempi d'attesa è favorito anche dalle nuove procedure di controllo, da parte del presidente di seggio, del codice alfanumerico della scheda. Un elettore in attesa di votare in una sezione della scuola Uditore Setti Carraro ha cronometrato il tempo necessario a ultimare le sue operazioni di voto: 4 minuti e 38 secondi.
"E' scandaloso che a quasi due ore dall'apertura delle sezioni elettorali in tutta Italia, a Palermo vi siano alcune persone ancora fuori dai seggi". E' il commento di uno degli elettori in attesa di votare nell'istituto Uditore Setti Carraro del capoluogo siciliano, dove hanno appena aperto i seggi dopo la timbratura delle nuove schede elettorali. Ma non tutti i seggi sono ancora operativi. E' il caso della scuola Karol Wojtyla del quartiere Monte Pellegrino. "Non ci fanno votare – dice un elettore in attesa – Dicono che si stanno riunendo i presidenti dei seggi. Ma mi sembra una procedura anomala. Nessuno ci ha informato che non c'erano le schede". "E' inaccettabile in un Paese civile che ai cittadini sia impedito di votare – ha detto su Twitter il candidato per LeU alla Camera nel collegio uninominale di Palermo 1 – Dopo più di un'ora molti seggi di Palermo sono ancora chiusi. Mi auguro che vengano individuate le responsabilità di questo ennesimo disastro e che qualcuno ne risponda".
Il presidente Mattarella ha votato a Palermo

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato stamttina, poco dopo le 8:30, nella sezione 535 della scuola Giovanni XXIII del quartiere Libertà a Palermo. Nel capoluogo si registrano ancora ritardi nell'apertura di alcuni seggi a causa di un errore che ha causato la ristampa delle schede di 200 sezioni. Subito dopo il voto il Capo dello Stato è uscito dalla sezione elettorale dimenticando però di ritirare il documento d'identità che il presidente di seggio ha subito provveduto a consegnare agli uomini della scorta.
Grasso: "Mi preoccupa che alcuni seggi siano ancora chiusi"

"Mi preoccupa che a Palermo alcuni seggi siano ancora chiusi in attesa di ricevere le schede elettorali corrette. Nel giorno più importante di una democrazia, quello delle elezioni, sono ritardi ed errori inaccettabili, che spero non scoraggeranno la partecipazione dei cittadini". È il commento del Presidente del Senato e leader di LeU Pietro Grasso a seguito dell'errore nella stampa e nella consegna delle schede elettorali a Palermo: in più di 200 sezioni alcuni seggi ancora non sono aperti. Il collegio è quello dove Grasso è candidato all'uninominale.
Schede sbagliate a Palermo e a Mantova

Nella notte sono state ristampate le schede elettorali di 200 sezioni di Palermo per un errore: in alcune sezioni del collegio Palermo 1 erano state distribuite nel collegio Palermo 2 che comprende anche Bagheria. Sulle schede non figurava il nome del presidente del Senato, Pietro Grasso, che nel collegio del centro è candidato all'uninominale. Dalle 4:45 del mattino i vigili urbani sono al lavoro per la consegna delle nuove schede, che ammontano circa a 200mila. Problemi con le schede anche a Mantova, dove però non sono state ristampate le schede.
A Roma molti autisti di bus e a Venezia i conduttori di vaporetti sono impegnati oggi come scrutatori. Potrebbero quindi esserci disagi nei trasporti per le corse dei mezzi cancellate.
Si vota dalle 7 alle 23, poi lo spoglio dei voti

È il giorno delle elezioni politiche 2018, con gli italiani che saranno chiamati a determinare la composizione del nuovo Parlamento. Si vota, infatti, per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica: per la prima possono votare tutti gli elettori che abbiano compiuto 18 anni, per la seconda solo coloro i quali hanno compiuto 25 anni. I seggi per le elezioni politiche 2018 resteranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica 4 marzo. Lo spoglio dei voti per le elezioni politiche comincerà subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, ovvero poco dopo le 23. I cittadini di Lazio e Lombardia saranno chiamati a rinnovare i rispettivi Consigli regionali e il presidente della Regione: anche in questo caso, i seggi resteranno aperti fino alle ore 23 di domenica 4 marzo. Lo spoglio dei voti per le elezioni regionali comincerà lunedì 5 marzo alle ore 15.
Gli elettori della Camera dei deputati sul territorio nazionale sono 46.604.925: di cui 22.430.202 maschi e 24.174.723 femmine. Al Senato, invece, gli elettori sono 42.871.428: di cui 20.509.631 maschi e 22.361.797 femmine. Le sezioni saranno in tutti 61.552. Gli elettori della circoscrizione estero sono 4.177.725 per la Camera e 3.791.774 per il Senato. Ricordiamo che per le elezioni politiche si voterà con la nuova legge elettorale, il Rosatellum bis, che prevede l’assegnazione di un terzo dei seggi su base maggioritaria, mentre i restanti due terzi saranno assegnato in base a un sistema proporzionale su base nazionale.