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Selfie con lo squalo catturato a riva e morto dopo tre ore di tortura: infuria la polemica

Stanno facendo il giro del web le immagini che immortalano un gruppo di persone scattarsi foto e prendersi gioco di uno squalo di 3 metri, catturato a riva e morto dopo 3 ore di combattimento, nel tentativo di liberarsi dai suoi aguzzini. Le foto arrivano da Navarre Beach, splendida lingua di sabbia lungo la costa della Florida, da dove è partita la polemica: “È una specie in via di estinzione, le persone che hanno fatto questo sono dei mostri”.
A cura di Ida Artiaco
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Sorridenti e felici, mentre torturano letteralmente uno squalo mako, una specie in via di estinzione, tirandogli la coda e spalancandogli la bocca. Stanno facendo il giro del web le immagini condivise sulla pagina Facebook "South Santa Rosa News" che mostrano alcuni cittadini accanirsi contro uno squalo lungo circa tre metri che, afferrato a riva a Navarre Beach, splendida lingua di sabbia lungo la costa della Florida, e ormai diventato innocuo, è morto dopo tre ore di combattimento sabato scorso, nel tentativo di liberarsi e tornare al largo. Il che ha dato vita ad una serie di polemiche. Della cattura non si sa molto, almeno stando a quanto riportato dalla stampa locale. La responsabilità sarebbe del cosiddetto "Team Dorsal", un gruppo di amanti della pesca che si era riunito sulla famosa spiaggia in occasione dei festeggiamenti del Mardi Gras.

Quello che è certo è che il gruppo di persone presenti in quel momento, lungo la spiaggia, come dimostrano le immagini diffuse su Facebook, si è dato un gran da fare per trascinare lo squalo a riva, fare selfie con lui, mettendosi anche a cavalcioni sulla carcassa dell'animale, che intanto moriva tra le granfie di quei curiosi. E la cosa ancora più grave, si legge su alcuni gruppi di ambientalisti, è che l'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) ha modificato lo status degli squali della specie mako da "vulnerabile" a "in via di estinzione" dopo un grave esaurimento del loro numero a livello globale, nonostante gli stessi squali svolgano un ruolo fondamentale nell'ecosistema marino, fungendo anche da indicatori della salute degli oceani. "Queste persone sono dei mostri – si legge su un commento lasciato da un utente sui social network -. Ridono e scattano foto mentre l'animale muore"; e ancora: "Sono molto rattristato, sia per lo squalo che per il fatto che ci sono ancora così tante persone con un livello di coscienza e compassione verso gli altri esseri viventi così basso"; oppure: "Dovrebbero essere identificati e denunciati", è la proposta di altri.

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