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Pulcini scartati e tritati negli allevamenti, la Germania stanzia 3 milioni per evitarlo

Per evitare che i pulcini maschi vengono uccisi perché considerati inutili nella selezione delle galline ovaiole, il governo tedesco ha deciso di finanziare la messa a punto di un sistema per rilevare anticipo il sesso nelle uova.
A cura di Antonio Palma
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Che fine fanno i pulcini maschi nati negli allevamenti di galline ovaiole? Semplicemente vengono uccisi e in maniera alquanto macabra cioè messi su un nastro trasportatore e triturati per diventare mangime per pesci. Una pratica da sempre denunciata e osteggiata dalle associazioni animaliste che la ritengono inutilmente crudele nei confronti dei piccoli pulcini. Al contrario invece le aziende del settore ritengono impossibile fare in maniera diversa anche perché un meccanismo più complesso di selezione tra pulcini maschi e femmine rischierebbe di diventare troppo costoso rendendo di conseguenze non remunerativo l'allevamento. Proprio per evitare un simile trattamento per gli animali, ora il governo tedesco ha deciso di intervenire in maniera diretta con un progetto ambizioso.

Le autorità di Berlino infatti hanno stanziato ben tre milioni di euro per portare avanti una ricerca che riesca a sviluppare un sistema capace di determinare il sesso allo stato di uovo. Come rivela il corriere della Sera, i fondi in particolare sono destinati all’università di Lipsia che dovrebbe sviluppare un meccanismo di individuazione del sesso attraverso raggi infrarossi. Secondo il ministro dell’Agricoltura tedesco, Christian Schmidt, si potrebbe arrivare ad una soluzione al problema entro il 2017. Del resto nel Paese ogni anno vengono uccisi 45 milioni di pulcini maschi e da tempo si discute della questione.

Ad ogni modo per gli allevatori non ci sarebbe alcun obbligo perché potranno continuare a stabilire il sesso solo una volta che il pulcino è nato con le evidenti conseguenze per i maschi. Le aziende del settore infatti dopo aver esposto le loro ragioni sono state accontentate dal governo tedesco preoccupato anche per un ricaduta economica nel comparto. Gli animalisti però non molano e continuano a insistere per un divieto assoluto di uccisione di animali per ragioni economiche.

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