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Proteste in Francia, manifestanti danno alle fiamme anche il municipio di Bordeaux

L’incendio è stato appiccato volontariamente dai manifestanti al termine del corteo di Bordeaux e ha danneggiato il massiccio portone in legno e la facciata dell’edifico. “È la casa di tutti i cittadini, non vedo davvero il motivo di un simile gesto”, ha dichiarato il sindaco della città francese. Rinviata la visita di Re Carlo.
A cura di Antonio Palma
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Tra scontri con la polizia e assalti a banche e negozi, in Francia i manifestanti hanno preso di mira anche la sede del municipio di Bordeaux il cui ingresso è stato dato alle fiamme durante uno dei tanti cortei che ieri hanno invaso il Paese per protestare contro la riforma delle pensioni. L’incendio è arrivato nella serata di giovedì al culmine di una giornata e di un pomeriggio di proteste, anche violente in tutto il Paese con oltre 150 poliziotti feriti e centinaia di fermi.

L'incendio è stato appiccato volontariamente dai manifestanti al termine del corteo e ha danneggiato il massiccio portone in legno e la facciata dell’edifico prima che i vigili del fuoco potessero spegnerlo. Il rogo è andato avanti per circa un quarto d’ora.

“È la casa di tutti i cittadini, non vedo davvero il motivo di un simile gesto", ha dichiarato il sindaco della città francese Pierre Hurmic dicendosi "molto scioccato” dall’accaduto. Secondo il prefetto, le indagini su quanto accaduto sono in corso e una persona sarebbe stata già arrestata. “Diversi attivisti  hanno attaccato l'arredo urbano dopo la manifestazione di Bordeaux" ha spiegato il rappresentante dello Stato, aggiungendo che un gruppo di loro “ha teso un'imboscata".

Giovedì più di un milione di persone sono scese in piazza in tutta la Francia, di cui 119.000 a Parigi, secondo i dati del ministero dell'Interno. Sono stati invece oltre 3 milioni per i sindacati che ora si preparano a una nuova manifestazione di protesta contro la riforma delle pensioni con una nuova mobilitazione il 28 marzo, giorno della prevista visita di Re Carlo di Inghilterra proprio a Bordeaux. Proprio a seguito delle proteste, l'Eliseo però ha annunciato che la visita di Carlo sarà rinviata a data da destinarsi.

Anche Buckingham Palace ha confermato formalmente il rinvio della visita francese di re Carlo III e della regina consorte Camilla, prevista sulla carta da domenica 26 spiegando che genericamente che la rinuncina è arrivata a causa "della situazione in Francia". "Le Loro Maestà – si legge in un breve comunicato – attendono con ansia l'opportunità di visitare la Francia non appena potranno essere individuate" delle nuove date.

Scontri si sono registrati in tutte le principali città francesi a partire da Parigi. La polizia ha usato gas lacrimogeni ed è stata colpita da oggetti e fuochi d'artificio. Nella città di Rouen una giovane donna è stata vista sdraiata a terra dopo aver subito una grave ferita alla mano. Testimoni hanno detto che ha perso il pollice dopo essere stata colpita da una granata stordente sparata dalla polizia per disperdere i manifestanti.

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