Operata all’unghia incarnita, dopo 3 anni paga 6mila euro per farsi amputare la gamba

Le avevano detto che si doveva operare per un'unghia incarnita e per questo si era sottoposta all'intervento chirurgico, ma quell'operazione si è rivelata invece l'inizio di un lungo calvario che dopo tre anni l'ha portata a dover pagare quasi seimila euro per potersi far amputare la gamba. Come racconta il Daily Mail, è la drammatica storia di una ragazza britannica oggi 19enne, Hannah Moore. Dopo essersi fatta rimuovere un'unghia incarnita nel 2012, la ragazza si è ritrovata con una rarissima malattia, la Algodistrofia, una patologia che può essere innescata da un evento traumatico o anche da un piccolo intervento chirurgico e si manifesta con dolori acuti e intensi a livello degli arti.
Per l'adolescente Hannah infatti da allora sono iniziati anni di inferno fatti di dolori lancinanti che nemmeno gli antidolorifici più potenti riuscivano a lenire. Il minimo contatto con la gamba destra la lasciava in lacrime nonostante non vi fosse alcun nessun segno di infezione, infine i medici le hanno diagnosticato la "sindrome complessa da dolore regionale". Per la ragazza è iniziato un novo calvario fatto di esami e cure mediche sempre diverse che però non hanno sortito alcun effetto su sui coro.
Dopo anni di trattamenti falliti e non riuscendo più a sostenere il dolore, la ragazza così alla fine ha preso la decisione di rivolgersi ad un medico privato per l'amputazione dell'arto pagando quasi seimila euro. L'operazione è avvenuta lo scorso luglio e Hannah ora si dice felice. "Non potrei essere più contenta, ora che ho la gamba amputata ho ripreso in mano la mia vita", ha dichiarato la 19enne.