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Occupato il ristorante stellato di Gordon Ramsay: “Profitti colossali a spese del clima”

Gli attivisti climatici di Animal Rebellion hanno occupato il tre stelle Michelin Restaurant Gordon Ramsay di Londra: “No ai ristoranti che realizzano profitti colossali sulla pelle degli animali, dei lavoratori e del nostro clima. Dobbiamo nutrire tutti sostenendo gli agricoltori e le comunità di pescatori nella transizione verso un sistema alimentare a base vegetale”.
A cura di Davide Falcioni
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Mentre a Sharm el-Shiekh veniva redatto il documento conclusivo della Cop27, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima, un gruppo di attivisti climatici di Animal Rebellion varcava le porte del ristorante tre stelle Michelin di Gordon Ramsay a Chelsea, quartiere di Londra, per chiedere lo stop al consumo di carne e un futuro basato su una transizione verso una dieta vegetariana.

Gli attivisti sono entrati nel Restaurant Gordon Ramsay, gestito dal noto chef autore e conduttore televisivo, intorno alle 18 di ieri fingendosi dei normali clienti. Nulla lasciava presagire al personale del locale quello che sarebbe accaduto di lì a poco: gli avventori, elegantemente vestiti, si sono infatti seduti a dei tavoli e dopo un po' hanno estratto dei falsi menù stampati su carta verde che illustravano i costi ambientali dei prodotti serviti nel ristorante, in particolare quelli a base di carne bovina. Gli ambientalisti hanno anche protestato per le crescenti disuguaglianze economiche del Regno Unito.

Lucia Alexander, infermiera di 39 anni, ha affermato che il Restaurant Gordon Ramsay rappresenta un "esempio perfetto" delle disparità sociali del Paese: "Mentre qui viene servito cibo che costa un minimo di 155 sterline a testa (circa 180 euro), oltre due milioni di persone fanno affidamento sui banchi alimentari a causa dell'aumento del costo della vita".

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"Anziché ristoranti che realizzano profitti colossali sulla pelle degli animali, dei lavoratori e del nostro clima, dobbiamo nutrire tutti sostenendo gli agricoltori e le comunità di pescatori nella transizione verso un sistema alimentare a base vegetale, che richiederebbe il 75% in meno di consumo di terreno agricolo per coltivare cibo, permettendoci di nutrire milioni di persone in più senza la dipendenza da industrie di allevamenti intensivi. Questa è la risposta al costo della vita e alla crisi climatica".

La Polizia Metropolitana è stata chiamata sul posto poco dopo le 18:30 e il ristorante è stato chiuso. In un post pubblicato su Instagram gli attivisti di Animal Rebellion hanno pubblicamente rivendicato l'azione e annunciato che non avrebbero lasciato il ristorante fino a quando non fossero stati sgomberati con la forza.

"Questo ristorante di lusso incarna la disuguaglianza che affrontiamo in questo momento nel Regno Unito". E poi: "Mentre la scienza ci sta dimostrando che dobbiamo allontanare i nostri sistemi alimentari dai prodotti animali, ristoranti come questo continuano a trarre profitti colossali dallo sfruttamento degli animali, dei lavoratori e del nostro clima. Per la società, il clima e gli animali, non possiamo permetterci di continuare così. Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale nel sistema alimentare del Regno Unito e tutti dobbiamo assumerci la responsabilità di questo. Dobbiamo porre fine alla povertà alimentare e nutrire tutti passando a un sistema alimentare a base vegetale. Continueremo a sottolineare l'inerzia di governi, aziende e ristoranti come questo, perché TUTTI abbiamo un ruolo da svolgere di fronte alla crisi climatica. La crisi climatica non si ferma, e nemmeno noi!".

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