Nuova potente eruzione del vulcano Lewotobi Laki-Laki in Indonesia: nube di cenere alta 18 km

Il vulcano Lewotobi Laki-Laki, sull’isola di Flores in Indonesia, è eruttato il 7 luglio lanciando cenere fino a 18 km di altezza. L’attività, già intensa a giugno, ha causato la cancellazione di voli. Nessuna vittima, ma l’allerta resta massima per rischio nuove esplosioni.
A cura di Biagio Chiariello
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Il vulcano Lewotobi Laki-Laki, situato sull'isola di Flores, in Indonesia, è tornato a farsi sentire con forza nella mattinata di lunedì 7 luglio. Alle 11:05 ora locale, una violenta esplosione ha generato una colossale colonna di cenere e gas che ha raggiunto un’altezza impressionante di 18 chilometri sopra la vetta, diffondendosi rapidamente nell’atmosfera. Secondo quanto comunicato dall’Agenzia geologica indonesiana, si è trattato di un’eruzione esplosiva accompagnata da fragorosi boati e da una valanga di nubi di gas incandescenti che hanno iniziato a scivolare lungo i fianchi del vulcano.

L’attività eruttiva del Lewotobi Laki-Laki, una delle due cime gemelle del complesso vulcanico situato nella provincia di East Nusa Tenggara, è in crescente intensificazione. Il responsabile dell’Agenzia geologica, Muhammad Wafid, ha confermato che il livello di attività resta molto elevato, con scosse continue e il rischio concreto di nuove esplosioni. Le autorità hanno mantenuto l’allerta al massimo livello, raccomandando alla popolazione e ai turisti di non avvicinarsi oltre i sei chilometri dal cratere e di indossare mascherine per proteggersi dalle polveri sottili trasportate dal vento.

Fortunatamente, al momento non si segnalano vittime o danni gravi. Tuttavia, l’eruzione ha già avuto ripercussioni significative sul traffico aereo: decine di voli da e per l’isola turistica di Bali sono stati cancellati a causa dell’intensa nube di cenere, che potrebbe causare gravi problemi ai motori degli aeromobili. Le autorità hanno inoltre lanciato un allarme per il possibile verificarsi di colate di "lahar", fango e detriti vulcanici che, in presenza di forti piogge, potrebbero precipitare lungo i letti dei fiumi, mettendo a rischio le comunità più vicine.

Quella di lunedì non è la prima manifestazione del vulcano negli ultimi mesi. A giugno, una precedente eruzione aveva già sollevato una nube di cenere fino a 11 chilometri di altezza, causando l’interruzione di numerosi collegamenti aerei e la caduta di cenere su diversi centri abitati. In quell’occasione, molte persone furono costrette ad abbandonare le proprie case. Ancora più drammatico fu l’episodio dello scorso novembre, quando un'eruzione causò la morte di almeno nove persone e l’evacuazione di migliaia di residenti.

Il monte Lewotobi Laki-Laki, che si erge fino a 1.584 metri di altitudine, è parte dell’arcipelago indonesiano, una delle aree più attive sismicamente al mondo. Il paese, infatti, si trova lungo l’Anello di Fuoco del Pacifico, una cintura di vulcani e faglie tettoniche che si estende per oltre 40.000 chilometri, ospitando più di 120 vulcani attivi solo in Indonesia.

Le autorità continuano a monitorare costantemente la situazione, pronte ad intervenire in caso di peggioramenti. Nel frattempo, i residenti sono stati invitati a prestare massima attenzione alle comunicazioni ufficiali e a prepararsi ad eventuali evacuazioni, nel timore che la furia del Lewotobi Laki-Laki possa tornare a scuotere con maggiore violenza il fragile equilibrio della regione.

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