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“Non sono ucraino, sono solo un essere umano”: fa un viaggio di 8mila chilometri per combattere contro i russi

Anthony Walker ha 29 anni ed è partito dal Canada per raggiungere il confine polacco-ucraino: “Non sono ucraino. Sono umano. Credo che sia una buona ragione per venire qui”, ha detto in un’intervista alla Bbc.
A cura di Ilaria Quattrone
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È partito con l'intenzione di combattere per l'Ucraina: Anthony Walker, canadese, ha 29 anni ed è conosciuto per essere un comico. Su TikTok, dove sta pubblicando diversi video del suo viaggio fino al Paese che da sei giorni fa i conti con l'attacco della Russia, vanta oltre centomila follower. Sui social è noto soprattutto per avere preso in giro i sostenitori dell'ex presidente americano Donald Trump. Nei giorni scorsi, ha però voluto lasciare le vesti del comico per indossare quelle del soldato. In questo momento si trova al confine polacco-ucraino e si è detto pronto a combattere.

"Fosse successo in Canada avrei voluto che qualcuno ci aiutasse"

In un'intervista, rilasciata e pubblicata dalla Bbc, ha raccontato come sia nata questa idea: "Io e mia moglie stavamo guardando le notizie sull'Ucraina, le immagini, i video. Niente di buono. Ho pensato tra me e me che se fosse successo in Canada, avremmo voluto che qualcuno ci aiutasse". E proprio quelle immagini, lo hanno spinto a partire meno di una settimana fa e a lasciare la sua vita a Toronto e i sue tre bambini.

Inondato di messaggi da chi vorrebbe partire come lui

A convincerlo ancora di più, ha raccontato ancora alla Bbc, è stata la consapevolezza di essere fortunato a essere nato in un paese che non hai mai conosciuto la guerra sul suo territorio. "Non siamo mai stati attaccati in questo modo. Non ho legami con l'Ucraina. Non sono ucraino. Sono umano. Credo che sia una buona ragione per venire qui". Stando a quanto riportato dalla Bcc, Walker resterà al confine polacco per alcuni giorni dove in questi giorni ha dato una mano nella consegna dei rifornimenti all'esercito ucraino. Lì dovrebbero arrivare altri volontari. In particolare ex soldati canadesi, ma anche inglesi, americani o dalla Corea del Sud. Dopo la sua decisione, è stato inondato dai messaggi di chi come lui vorrebbe partire per aiutare l'Ucraina. Anche il 29enne racconta di come siano tantissimi i profughi, infreddoliti e affamati, stanno provando a lasciare il Paese: "Alcuni hanno aspettato quattro giorni in fila per passare da questa parte del confine".

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