Mukhtar Ablyazov, via libera della Francia all’estradizione in Russia

Nuova svolta nel caso di Mukhtar Ablyazov, il dissidente kazako al centro delle cronache anche in Italia per il caso dell'estradizione della moglie Alma Shalabayeva e della figlia dal nostro Paese. La Corte d'appello di Aix en Provence, in Francia, infatti ha dato il via libera all'estradizione dell'ex oligarca verso la Russia. Gli giudici della stessa corte hanno ritenuto inoltre ricevibile anche la richiesta di estradizione formulata dall'Ucraina ma hanno stabilito che la richiesta russa ha precedenza sulle altre. Con questa decisione i giudici hanno accolto la richiesta della procura generale francese avanzata durante l'udienza del 12 dicembre scorso. Per la procura infatti le richieste di estradizione di Ablyazov dovevano essere accettate con precedenza a quella proveniente da Mosca perché relativa a reati "considerevolmente più gravi". La moglie del dissidente kazako Alma Shalabayeva, liberata dalle autorità kazake dopo un braccio di ferro con l'Italia, prima della sentenza francese aveva già preannunciato il ricorso alla suprema corte in caso di parere favorevole all'estradizione.
"Se i giudici francesi lo estradano, non lo vedrò mai più. Sarebbe terribile" ha spiegato la donna confermando che secondo la famiglia e i legali, le due richieste sarebbero solo strumentali, nate da pressioni del governo del Kazakistan. Mukhtar Ablyazov, ex banchiere ed ex ministro del Commercio e dell'Energia del Kazakistan, è agli arresti in Francia dal 31 luglio quando fu fermato dalle autorità francesi su mandato dell'Interpol in una villa nei pressi di Cannes, in Costa Azzurra. L'uomo è accusato di frode, appropriazione indebita e altre reati finanziari per il suo operato come presidente della banca Bta, nazionalizzata nel 2009 per evitarne il fallimento.