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Morto George Coyne, il prete e astronomo del Papa che riabilitò Galileo Galilei

George Coyne è stato lo storico direttore della Specola Vaticana, ha collaborato con tre papi e fu proprio grazie a lui che durante il pontificato di Karol Wojtyla si aprì in maniera decisa il confronto tra fede e scienza, che poi portò alla riabilitazione da parte della Santa Sede di Galileo Galilei, costretto all’abiura delle sue idee scientifiche dal Sant’Uffizio.
A cura di Davide Falcioni
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E' morto l'undici febbraio, all'età di ottantasette anni, il gesuita e astronomo statunitense e storico direttore della Specola Vaticana George Coyne. Il religioso è deceduto a causa di un tumore all’Upstate University Hospital a Syracuse nello stato di New York: nella sua lunghissima carriera era stato soprannominato "l'astronomo del Papa" per essere stato per quasi 30 anni – dal 1978 al 2006, fino a 73 anni – alla guida della Specola Vaticana, stabilendo il record di "durata" come direttore della prestigiosissima istituzione accademica, affidata dai Papi da sempre alla Compagnia di Gesù. Nel suo incarico ha collaborato con tre pontefici: Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

George Coyne è nato il 19 gennaio 1933 a Baltimora, nel Maryland (Usa), e all'età di 18 anni George entrò a far parte della Compagnia di Gesù. Dopo aver studiato teologia al Woodstock College, si laureò in matematica nel 1958 alla Fordham University di New York e nel 1962 ottenne il dottorato in astronomia alla Georgetown University di Washington. Tra il 1963 e il 1976 ha lavorato come astronomo al Lunar and Planetary Laboratory dell'Università dell'Arizona, dove fino al 1980 è stato ricercatore e professore al Dipartimento di Astronomia. Come ricorda Avvenire "il suo principale campo di ricerca è stato lo studio sulla polarimetria di vari oggetti astronomici. Tra di essi le superfici della Luna e di Mercurio; il mezzo interstellare; stelle con atmosfere estese; le Galassie di Seyfert, che sono un gruppo di galassie spirali con stelle centrali molto piccole e brillanti. I suoi ultimi studi si sono incentrati sulla polarizzazione prodotta nelle variabili cataclismiche e sull'interazione tra sistemi stellari binari che emettono improvvisi lampi di intensa energia".

Il religioso ha lavorato a stretto contatto con Giovanni Paolo II e nel suo lungo mandato ha modernizzato il ruolo della Specola nel mondo della scienza, accogliendo nel suo gruppo giovani astronomi gesuiti provenienti da tutto il mondo. Durante la sua direzione presso l'Università dell'Arizona è stato istituito il Gruppo di Ricerca della Specola Vaticana; e in collaborazione con l'ateneo statunitense è stato possibile costruire il Telescopio vaticano a Tecnologia Avanzata, con il primo specchio spin-cast al mondo, sul monte Graham in Arizona. Fu proprio su consiglio di Coyne che durante il pontificato di Karol Wojtyla si aprì in maniera decisa il confronto tra fede e scienza, che poi portò alla riabilitazione da parte della Santa Sede di Galileo Galilei, costretto all’abiura delle sue idee scientifiche dal Sant’Uffizio. Padre Coyne è stato il più autorevole membro della Commissione di Studio del Caso Galileo istituita da Giovanni Paolo II nel 1981, dirigendone il gruppo di lavoro scientifico-epistemologico. La Commissione ha presentato le conclusioni sul caso nel 1992, arrivando alla completa riabilitazione di Galileo.

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