Migranti, 6 morti al largo della Libia. Mediterranea: “Nessuno è andato a salvarli”
Nuovo naufragio al largo della Libia e ancora una volta il bilancio è drammatico: sei persone sono annegate dopo essere finite in mare da un gommone, e altre 93 sono state riportate a Kohms dalla Guardia costiera del Paese africano. Lo rende noto su Twitter l'Organizzazione internazionale per le migrazioni precisando che "tra loro c'era una donna che ha dato alla luce un bimbo a bordo". Tutti i migranti riportati a riva sono stati rilasciati dopo lo sbarco.
La tragedia in corso è stata denunciata ieri sera anche dalla Ong Mediterranea Saving Humans che, dopo aver ricevuto l'allarme da Alarm Phone, si è diretta sul luogo del naufragio, dove era stata riferita la presenza di 95 persone, di cui 8 bambini e 20 donne. "Ci stiamo dirigendo sull'obiettivo che si trova ora a circa 80 miglia da noi", ha fatto sapere l'Ong sul suo account Twitter, aggiungendo tuttavia di non essere riuscita a raggiungere i migranti prima che venissero intercettati dalle imbarcazioni libiche.
L'organizzazione, tramite la portavoce Alessandra Sciurba, ha anche aggiunto che nelle vicinanze del luogo del naufragio sarebbe stata presente anche una nave della Marina militare di un paese europeo che avrebbero potuto effettuare il salvataggio in tempi rapidissimi ma che tuttavia non sarebbe intervenuta: "Abbiamo chiesto alle autorità italiane di inviarla immediatamente, ma non sta andando, perché da Roma non parte l'ordine di andare a salvare queste 90 persone. Ma lo sappiamo tutti, dobbiamo fare pressioni sul nostro governo, perché queste persone stanno rischiando la vita", ha denunciato a Fanpage.it Sciurba, aggiungendo che oltre a Mare Jonio in attività nel Mediterraneo c'è anche la nave Ocean Viking, ma entrambe si trovavano a molte ore di navigazione dal luogo del naufragio. La nave di Mediterranea ha dunque chiesto alla fregata Bergamini della Marina militare italiana e alle navi dell'operazione dell'Unione Europea Irini di intervenire. "Tutte le autorità sono informate. Chiediamo che intervengano con urgenza in soccorso".