Marò, ora è polemica India-Europa: “Da Strasburgo risoluzione inopportuna”

Polemiche tra l’India e l'Europa.  New Delhi ritiene che, date le circostanze in cui si trova attualmente il caso dei marò italiani, "sarebbe stato consigliabile che il Parlamento europeo non avesse adottato una risoluzione" sulla vicenda dei fucilieri accusati di aver ucciso due pescatori indiani avendoli scambiati per pirati. Il riferimento e all’approvazione, per acclamazione da parte dell'Europarlamento della risoluzione che, per la prima volta con un documento ufficiale chiede il rimpatrio ufficiale di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, un cambio di giurisdizione e un significativo incoraggiamento all'Alto Rappresentante europeo Federica Mogherini a impegnarsi a prendere i provvedimenti utili al raggiungimento di una soluzione equa, rapida e positiva per tutti.

Ma come detto, la replica indiana non si è fatta attendere. “L'India ritiene che, date le circostanze in cui si trova attualmente il caso, sarebbe stato consigliabile che il Parlamento europeo non avesse adottato una Risoluzione”, ha dichiarato il portavoce del governo indiano, Syed Akbarrudin. Nella dichiarazione il portavoce ha scritto: “Il caso che riguarda i due Fucilieri di Marina italiani che hanno ucciso due pescatori indiani, è all'esame della giustizia, ed è in discussione fra India e Italia. La Corte Suprema Indiana”, ha continuato, “nella sua ordinanza del 14 gennaio 2015, ha concesso tre mesi di estensione della permanenza di Massimiliano Latorre in Italia per motivi di salute, mentre l'altro fuciliere, Salvatore Girone, risiede nell'ambasciata di Italia a New Delhi”.