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Liberata cittadina italiana tenuta in ostaggio in Kenya dai miliziani di Al-Shabaab

La donna, con passaporto italiano e statunitense, era stata fermata a un posto d blocco e sequestrata per un breve lasso di tempo, quindi liberata dalla polizia.
A cura di Davide Falcioni
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Una donna italiana in possesso anche della cittadinanza statunitense è stata liberata dalla polizia keniana dopo essere stata brevemente tenuta in ostaggio da sospetti terroristi.

Il sequestro è avvenuto in un posto di blocco vicino alla cittadina di Witu, sulla fascia costiera del Kenya, a circa 250 chilometri dal confine con la Somalia. Fin dall'inizio l'Ambasciata d’Italia in Kenya ha seguito la vicenda in stretto contatto con l’Unità di Crisi della Farnesina garantendo assistenza all’italiana attraverso il Console onorario di Malindi, Ivan Del Prete.

Stando a quanto riferisce il quotidiano The Star questa mattina gli agenti di polizia in viaggio da Garsen verso nord hanno incontrato un posto di blocco creato da presunti miliziani di Al-Shabaab travestiti da soldati dell’esercito keniano. Dopo aver ingaggiato un conflitto a fuoco, secondo quanto ha appreso l’Ansa, i criminali si sono dati alla fuga verso la foresta di Boni. In seguito, i poliziotti hanno scoperto la cittadina italiana ed altre tre persone che erano state trattenute al posto di blocco.

Gli agenti hanno trovato anche i cadaveri di due persone uccise dai miliziani islamisti. Un ufficiale ha riferito che, prima dell’arrivo della polizia, i sospetti terroristi avevano già fermato quattro veicoli.

La Farnesina continua a raccomandare ai cittadini italiani in viaggio di evitare di recarsi nell’area costiera della contea di Lamu la quale, essendo limitrofa alla Somalia, è ad alto rischio di incidenti e incursioni terroristiche.

Farnesina: "In Kenya permane alta minaccia terroristica"

Questo l'avviso che si legge sul sito Viaggiare Sicuri inerente il Kenya: "Nel Paese permane elevata la minaccia terroristica di matrice islamica, in particolare il movimento di Al Shabaab che pone seri rischi alla sicurezza nelle Contee di Mandera, Garissa, Wajir, Lamu dove si sono verificate frequenti azioni violente, in alcuni casi anche molto strutturate. Continua ad essere elevato il rischio anche lungo la fascia costiera".

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