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L’ex premier britannico Gordon Brown: “Putin mi minacciò a Mosca, l’unica cosa che capisce è la forza”

Minacce da Vladimir Putin all’ex premier britannico Gordon Brown. Sarebbero avvenute nel 2006 durante un incontro a Mosca come svelato in un’intervista dallo stesso Brown: “Putin è sempre stato così”.
A cura di Chiara Ammendola
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Vladimir Putin mi minacciò durante una mia visita ufficiale a Mosca nel 2006. Lui è sempre stato così, non è cambiato ora, non è cambiato col tempo. Così l'ex primo ministro del Regno Unito Gordon Brown che durante un'intervista rilasciata a "The Telegraph Magazine" ha raccontato alcuni aneddoti relativi al presidente russo e ha puntato il dito contro il lassismo mostrato dall'Occidente durante l'invasione russa della Crimea del 2014.

Mi mise su un sedile molto basso così che potesse guardarmi dall'alto

“Quando la gente dice che Putin è cambiato, ed è diventato minaccioso solo ora, sbaglia, mi minacciò già all'epoca. Per questo io non mi facevo illusioni su come fosse realmente”, le parole dell'ex premier britannico Brown che ha ricordato un incontro con Vladimir Putin avvenuto nel 2006 Mosca. “Sono stato messo su un sedile molto basso in modo da guardarlo dal basso verso l'alto – ha proseguito Brown – è certamente un uomo relativamente basso e indossa dei tacchi. Comunque, quel giorno ha tirato fuori delle schede e ha continuato a leggere tutte le informazioni che aveva su di me, come se volesse dimostrare di conoscermi più di quanto io sapessi di me stesso. Chi dice che è cambiato solo ora sbaglia, mi stava minacciando già allora”.

Secondo Brown, il leader russo risponde a “una dimostrazione di forza intransigente e inflessibile”. “Non mi sono mai fatto illusioni su come fosse Putin – ha aggiunto – l'unica cosa che capisce è la forza. Debolezza che sfrutterà, perché è opportunista all'ennesima potenza”. Secondo Brown, l'inerzia dell'Occidente per l'invasione russa della Crimea nel 2014, avvenuta mentre David Cameron era primo ministro, “ha permesso a Putin di pensare che avrebbe potuto farla franca con ulteriori incursioni”.

Ci sono paesi che non stanno imponendo sanzioni: pagheremo questa disunione

Brown ha poi rilasciato un'altra intervista alla BBC durante la quale ha criticato la disunione dei 150 paesi che non hanno imposto sanzioni alla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. “Applaudo all'unità della Nato, ma c'è un problema con il coordinamento delle sanzioni – ha spiegato l'ex primo ministro a Sophie Raworth durante il Sunday Morning – 82 paesi si rifiutano di sostenere l'azione contro la Russia per la sua violazione delle libertà umane, 150 paesi in tutto il mondo non stanno imponendo sanzioni. Uno dei motivi è che non abbiamo mostrato alla gente che la globalizzazione guidata dall'Occidente sta lavorando per ridurre la povertà, aumentare gli standard di vita e, naturalmente, affrontare il cambiamento climatico nei paesi più poveri”.

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