L’allarme dell’Oms: “Aumento preoccupante dei contagi da coronavirus in Africa”

Record di nuovi casi di coronavirus in Africa. Sono dati allarmanti quelli che arrivano dal continente africano sull'epidemia da Sars-Cov-2: "Nell'ultima settimana i casi confermati di coronavirus in Africa sono aumentati del 51% e il numero delle morti accertate del 60%", avverte l'Organizzazione mondiale della sanità. Che sottolinea, tuttavia, come il numero reale di contagi potrebbe essere ancora più alto, dal momento che per ora non vengono ancora effettuati abbastanza tamponi. Il direttore dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha annunciato che a partire dalla prossima settimana circa 1 milione di kit per eseguire il test saranno distribuiti in tutto il continente.
"Con il nostro sostegno molti Paesi in Africa possono ora possono fare test per il Covid-19, ma c'è ancora un significativo gap per accedere ai kit", ha aggiunto il direttore generale, avvertendo sulla necessità di colmare questa mancanza per avere un quadro più attendibile della diffusione dell'epidemia in Africa.
L'Africa rischia quindi di diventare il nuovo epicentro dell'epidemia di coronavirus. Già la scorsa settimana i contagi erano aumentati gravemente: oggi si contano 18mila contagi nel continente. I morti registrati in giornata sono quasi mille: sono numeri più contenuti rispetto a quelli registrati in altri luoghi del pianeta, come ad esempio la stessa Europa, ma che preoccupano viste le condizioni precarie della sanità in molti Paesi africani. Inoltre, riporta l'Oms, il virus si starebbe diffondendo al di fuori delle capitali, primi focolai, arrivando a luoghi dove spesso le strutture sanitarie potrebbero risultare inaccessibili. Inoltre, prosegue l'Organizzazione, in Africa non ci sarebbero abbastanza ventilatori per far fronte alla pandemia.
Rebecca Moeti, direttrice di Oms Africa, in conferenza stampa ha sottolineato come il propagarsi del coronavirus in Africa vada analizzato tenendo conto anche delle altre problematiche sanitarie che pesano nel continente. "Dobbiamo assicurare le cure anche per altre malattie, altrimenti ci troveremo a fare i conti con un impatto ancora più serio di questa pandemia", ha detto la direttrice.