La Francia impone per legge ai supermercati di donare il cibo invenduto

Lotta senza quartiere agli sprechi alimentari, è quella che ha intrapreso la Francia approvando una legge apposita che impone ai grandi supermercati che operano nel Paese di non gettare il cibo invenduto. Con il sì all’unanimità dell’Assemblea parigina all'approvazione del provvedimento, da ora in poi infatti i supermercati d'oltralpe saranno costretti a donare in beneficenza il cibo in eccesso. Nel dettaglio, la legge approvata dall'Assemblea nazionale, la Camera bassa del Parlamento francese, si pone l'ambizioso obiettivo di ridurre della metà la quantità di cibo sprecato entro il 2025. In base ai conteggi degli esperti in effetti in Francia oggi vengono gettati fino a 30 chilogrammi di cibo pro capite all’anno, per un valore fino a 20 miliardi di euro. "È scandaloso vedere cibi ancora commestibili cosparsi di candeggina per renderli inutilizzabili", ha spiegato il deputato socialista Guillaume Garot, ex ministro dell’Agricoltura e promotore della legge.

Il provvedimento riguarda solo i grandi supermercati, cioè quelli con una superficie superiore ai 400 metri quadrati, che avranno a disposizione diverse possibilità per evitare di buttare il cibo non venduto. I supermercati potranno trovare un accordo con le organizzazioni di beneficenza, trasformare i prodotti alimentari in concime o riutilizzarli come mangime per animali. Per chi non rispetterà le nuove regole multe fino a 75mila euro e una pena fino a due anni di carcere. Contrarie le aziende della grande distribuzione che attaccano: "Molti di questi punti vendita hanno già convenzioni con associazioni, ma sono gli unici a dovere seguire questi obblighi".