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La Cina potrebbe presto vietare consumo della carne di cane e gatto (anche a causa del coronavirus)

Entro la fine dell’anno la carne di cane e di gatto potrebbe sparire dai mercati cinesi. L’ordine arriva dopo che alcuni studi hanno imputato alla carne di animali selvatici venduta a Wuhan, nella provincia di Hubei, lo scoppio dell’epidemia di coronavirus. Il provvedimento, tuttavia, sarebbe dettato più che altro da esigenze culturali, che considerano cani e gatti sempre più come animali da compagnia che come pietanze.
A cura di Annalisa Girardi
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La Cina si prepara a vietare la carne di cane e gatto: si tratterebbe di una conseguenza diretta dell'epidemia di coronavirus e Shenzen potrebbe diventare la prima città a implementare l'ordinanza emessa lunedì scorso dall'Assemblea Nazionale del Popolo cinese che limita il commercio di animali selvatici. Entro la fine dell'anno, quindi, la carne di cane e di gatto potrebbe sparire dai mercati cinesi. L'ordine arriva dopo che alcuni studi hanno imputato alla carne di animali selvatici venduta a Wuhan, nella provincia di Hubei, lo scoppio dell'epidemia.

Tuttavia, più che sull'emergenza Sars-Cov-2, l'ordinanza si concentra più su un fattore culturale. "Shenzhen potrebbe essere in grado di farlo, poiché è una città progressista in molti modi", ha detto al quotidiano britannico The Guardian Deborah Cao, professoressa esperta di protezione degli animali in Cina. Il consumo della carne di cane e gatto è comune specialmente nella provincia di Guangdong, nel nord-est del Paese: non si tratta di una pratica popolare in tutta la Cina e anzi è diventata sempre più criticata con il passare del tempo.

Nel 2017 Taiwan ha vietato il consumo della carne di cane e gatto. Anche in Cina cresce l'opposizione a questa usanza, specialmente nelle fasce più giovani della popolazione, abituate a vedere questi animali come compagnia in casa piuttosto che come pietanze. L'ordinanza non è ancora definitiva: nel caso dovesse essere approvata, anche la carne di altri animali selvatici potrebbero essere inclusa nella lista dei cibi proibiti nel corso dell'anno. Chi non dovesse rispettare l'ordinanza potrebbe andare incontro a multe fino a 25mila euro.

Ogni anno si stima che diversi milioni di cani vengano uccisi in Cina per la loro carne. Nella stragrande maggioranza si tratta di randagi o di animali domestici rubati dalle loro abitazioni. Gruppi di animalisti e associazioni per la protezione degli animali si sono a lungo battuti contro la macellazione di cani e gatti, e le loro battaglie potrebbero oggi vedere una vittoria.

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