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Covid 19

La Cina abbandona la strategia Covid Zero: meno lockdown e test, si punterà sui vaccini agli anziani

La commissione sanitaria nazionale cinese ha annunciato un cambio di strategia: meno lockdown, gli asintomatici non verranno trasferiti nelle strutture di quarantena centralizzate, diminuiranno i test di massa sulla popolazione.
A cura di Davide Falcioni
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Ora è ufficiale: la Cina cambia la sua strategia di lotta alla pandemia e abbandona le severissime restrizioni della politica Zero Covid. L'annuncio è stato dato ieri, mercoledì 6 dicembre, dal governo di Pechino: le persone affette da Covid-19 e con sintomi lievi o del tutto assenti potranno rimanere in isolamento domestico anziché essere costrette a trasferirsi – come accaduto finora – nelle strutture di quarantena centralizzate, aree spesso grandi come intere città dove i cittadini potevano rimanere letteralmente segregati per giorni, settimane o talvolta mesi.

Anche la Cina, dunque, si prepara a una strategia di convivenza con il virus come fatto dalla gran parte dei Paesi del mondo. Le nuove direttive emesse dalla commissione sanitaria nazionale cinese hanno incaricato i funzionari di interrompere i lockdown temporanei e posto fine ai test di massa, consentendo anche ai "migranti transregionali" viaggi molto più liberi attraverso il Paese per il periodo del capodanno lunare.

Già da alcuni giorni diverse città e regioni avevano deciso di allentare le restrizioni a livello locale, ma le modifiche di ieri sembrano suggerire un cambio generalizzato della strategia di lotta al Covid: "Le persone asintomatiche e i casi lievi possono essere isolati a casa. Verranno trasferite in ospedali specializzati per il trattamento del virus in modo tempestivo se le loro condizioni dovessero peggiorare", afferma una nota della commissione sanitaria nazionale.

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L'ordinanza aggiunge che i funzionari locali devono interrompere l'espansione arbitraria delle aree di quarantena e designare "in modo più scientifico e accurato" le "zone a rischio": anche quelle a "rischio elevato" dovranno essere riaperte dopo cinque giorni senza casi. Anche i test di massa sulla popolazione sono stati abbandonati, e dovranno sottoporsi a tampone solo coloro che lavorano in case di cura, istituzioni mediche e scuole per l'infanzia, primarie e secondarie. E sempre a proposito di scuole: quelle senza focolai torneranno a funzionare regolarmente in presenza. Altre direttive includono una rinnovata attenzione alle vaccinazioni degli anziani.

Dall'inizio della pandemia, la Cina ha gestito il Covid-19 secondo i protocolli stabiliti per malattie pericolose come la peste bubbonica e il colera. La politica iper-rigorosa di contenimento dei contagi ed eliminazione dell'epidemia ha causato però enormi conseguenze sia economiche che sociali. Ora, finalmente, la svolta: i funzionari sanitari hanno preso atto della ridotta gravità di Omicron, che è presente in Cina da circa un anno. Per questo e la strategia del governo è passata dall'eliminazione del virus alla mitigazione dei suoi effetti.

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