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Italiani in Giappone: persi i contatti con 28 connazionali dopo il terremoto

Sono circa tremila gli italiani in Giappone, tra residenti e turisti, fa sapere l’Ambasciatore italiano a Tokyo Vincenzo Petrone.
A cura di Biagio Chiariello
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L'ambasciata italiana a Tokio fa sapere di non essere riuscita a contattare 28 connazionali, dei circa 3mila presenti in Giappone. "La situazione e' complicata nelle quattro prefetture del nord-est del Giappone dove vivono 28 italiani, che lavorano nella zona. Li stiamo cercando uno per uno con i telefoni satellitari, per ora non abbiamo informazioni di danni alle persone, ma non siamo ancora riusciti a parlare con loro", ha comunicato all'Agenzia Radiofonica GRT, l'ambasciatore d'Italia Vincenzo Petrone, precisando che che gli italiani residenti nel paese colpito dalla scossa di terremoto di 8.9 gradi Richter sono 1.970  ma “è possibile, anche includendo le persone in vacanza, che siano in tutto circa 3.000″.

Questa la posizione dei 28 italiani che mancano all'appello: 12 nella prefettura di Miyagi, 6 in quella di Ywate, 5 in quella di Aomori e 5 in quella di Fukushima. Se il tentativo di stabilire un contatto telefonico dovesse fallire, “si tenterà con le email”, chiarisce il diplomatico.

Presso l'ambasciata è stato costituito un nucleo di crisi con un numero telefonico per le emergenze attivo 24 ore su 24 (+81 33453 0587). "I connazionali nelle irreperibili nelle quattro prefetture sono impegnati, a vario titolo, dalla ristorazione alle attività commerciali," dice Petrone.

Intanto, i 331 componenti del Maggio musicale "stanno tutti bene". Il complesso era a Tokyo dall'inizio del mese per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia.

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