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Incide il proprio nome sulla schiena del compagno e gli taglia i polsi: 40enne in libertà condizionale

Theresa Ann Coss ha legato, sfregiato e poi ferito gravemente l’ex fidanzato dopo i festeggiamenti di Capodanno del 2019. L’uomo, vivo per miracolo, si è trasferito in un’abitazione protetta. La 40enne però è riuscita ad individuarlo, aggredendolo qualche mese dopo in un parco di Brisbane. Lo ha accoltellato più volte alla testa, al busto e alle gambe.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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Ha inciso il suo nome sulla schiena dell'ex compagno dopo avergli tagliato i polsi, poi ha tentato di ucciderlo solo qualche mese dopo la prima aggressione. Lo scopo era quello di inscenare un tentativo di suicidio. Theresa Ann Coss, 40 anni, si è dichiarata colpevole di lesioni gravi presso la Corte Suprema di Brisbane, eppure per lei è stata decretata la scarcerazione. Dopo i festeggiamenti di Capodanno nel 2019, la 40enne aveva ordito un piano per "vendicarsi" dell'ex che l'aveva lasciata. I due condividevano ancora la stessa casa in attesa di una nuova sistemazione definitiva. Coss aveva approfittato dell'ubriachezza del compagno per legarlo al letto e incidere sulla sua schiena il proprio nome con un coltello. Dopo averlo sfregiato, ha tagliato con la stessa arma i polsi della vittima.

L'uomo si è risvegliato subito dopo per il dolore e a quel punto la 40enne ha cercato di difendersi raccontandogli di averlo appena salvato da un tentativo di autolesionismo. La vittima non ha creduto a questa versione della storia, denunciandola per lesioni e trasferendosi poco tempo dopo in un'altra abitazione protetta. Uscita dal carcere sotto cauzione, Coss si è trasferita poco lontano dalla nuova abitazione dell'ex. Per mesi lo ha pedinato per scoprire dove esattamente vivesse fino a quando, una sera del mese di marzo del 2019, la donna lo ha aggredito e accoltellato più volte alla testa, al busto e alle gambe. "Smetti di lottare, nessuno sentirà le tue urla, stai per morire" gli avrebbe detto la donna prima di infliggergli gli ultimi colpi. L'uomo è riuscito a scappare per miracolo, trovando riparo in un'abitazione poco lontano dal luogo dell'aggressione.

Le autorità hanno trasportato Coss nel carcere della città australiana in attesa dell'interrogatorio e del processo. La legale Laura Reece ha affermato che la 40enne soffriva da tempo di una serie di disagi psicologici. La donna, inoltre, faceva uso quotidiano di droghe. Coss è stata condannata a otto anni e mezzo di detenzione, ma viste le gravi condizioni di salute mentale il giudice ha disposto la libertà condizionale immediata.

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