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In Thailandia arriva Pabuk, “la tempesta più devastante degli ultimi decenni”. Turisti bloccati

Migliaia di persone stanno fuggendo da alcune delle isole della Thailandia più famose tra i turisti, che stanno per essere colpite da quella che è considerata dagli esperti “la più devastante tempesta degli ultimi decenni”. La tempesta tropicale Pabuk potrebbe causare onde alte da 3 a 5 metri o anche 7 metri.
A cura di Susanna Picone
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Una violenta tempesta in queste ore sta toccando le isole thailandesi. Migliaia di persone stanno fuggendo da alcune delle più popolari mete turistiche della Thailandia e si conta già una vittima, un pescatore, e almeno un disperso. A colpire la Thailandia è la tempesta Pabuk, considerata la più devastante degli ultimi decenni. Finora circa settemila persone sono state evacuate dalla provincia meridionale di Nakhon Si Thammarat, un numero che secondo le autorità potrebbe aumentare sensibilmente già solo in questa provincia. In totale le evacuazioni riguardano almeno 16 province. Preceduta da forti piogge, la tempesta tropicale Pabuk sta per abbattersi sull'arcipelago di Chumphon, al confine orientale delle province di Surat Thani e Nakhon Si Thammarat e colpirà note mete turistiche come Koh Samui, Koh Phangan e Koh Tao, e le isole del Mar delle Andamane come Phuket e Koh Phi Phi.

Scuole chiuse ed esercito mobilitato – Centinaia di turisti sono rimasti bloccati nonostante l’allarme lanciato in anticipo dal governo. La tempesta ha portato alla chiusura degli aeroporti di Koh Samui e Nakhon Si Thammarat e bloccato le imbarcazioni, isolandoli dalla terraferma. Phuwieng Prakhammintara, direttore generale del Dipartimento meteorologico della Thailandia, ha avvertito che la tempesta Pabuk potrebbe causare onde alte da 3 a 5 metri o anche 7 metri. Tutte le isole del Golfo, mete molto popolari tra i turisti, “saranno interessate dall'enorme tempesta”, ha spiegato Phuwieng Prakhammintara. Le scuole nelle aree costiere sono chiuse e anche l'esercito è stato mobilitato. Il peggio è previsto per la serata odierna, ma secondo i meteorologi è improbabile che si trasformi in un tifone. Il centro meteorologico ha avvertito sulla pericolosità delle bufere e dei forti venti e ha suggerito che le imbarcazioni restino ormeggiate almeno fino a domani, sabato 5 gennaio.

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