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Covid 19

In servizio i primi Sniffer dogs, i cani che fiutano il Covid sono all’opera in aeroporto

L’impiego di questi cani appositamente addestrati per fiutare il covid è già realtà sia negli Stati Uniti, dove le autorità locali hanno deciso di usarli ai controlli dell’aeroporto di Miami, sia negli Emirati Arabi Uniti dove invece lavorano allo scalo di Dubai: “Un’altra protezione contro il coronavirus”.
A cura di Antonio Palma
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Dopo mesi di addestramento e sperimentazione, entrano in servizio i primi Sniffer dogs covid, i cani da rilevamento capaci di fiutare la presenza del coronavirus tra le persone e quindi di fare scattare l’allarme. L’impiego di questi cani appositamente addestrati è già realtà sia negli Stati Uniti, dove le autorità locali hanno deciso di usarli ai controlli dell’aeroporto di Miami, uno tra i più trafficati scali degli Stati Uniti, sia negli Emirati Arabi Uniti dove invece lavorano allo scalo di Dubai.

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In Usa si tratta in realtà ancora di un progetto pilota che però da quando è iniziato, lo scorso mese, ha dato i suoi frutti ed è stato esteso fino a ottobre con ottime speranze di andare anche oltre e di essere allargato anche ad altri scali internazionali del Paese. I due quattro zampe impegnati Cobra, un Malinois belga, e One Betta, un pastore olandese, ispezionano il personale a un posto di blocco dove i dipendenti sono tenuti a fare penzolare le loro maschere davanti a entrambi i cani che le fiutano. Nel caso sentano qualcosa i cani si siedono per segnalare e  scattano i controlli ulteriori con tampone. I precedenti test hanno stabilito che hanno una precisione del 97,5% nel rilevare il virus.

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A Dubai, invece, i test di ricerca sugli Sniffer dogs hanno dato addirittura un risultato di oltre il 98 per cento di precisione. Qui, dopo un anno di ricerche, ora hanno 38 cani da fiuto che lavorano negli aeroporti per identificare le persone infette. Attualmente però la capacità è limitata e i cani effettuano circa 30-40 test al giorno negli aeroporti. "L'addestramento è stato un po' una sfida" hanno spiegato gli addestratori della polizia locale ma i risultati dello studio, pubblicato a giugno su Communications Biology, parte della rivista scientifica britannica Nature, hanno confermato il successo.

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Diversi altri paesi, tra cui Finlandia e Francia, stanno conducendo o hanno condotto propri studi o addestramento per cani capaci di fiutare la presenza del covid-19. "Poiché sembra che vivremo con questo virus per un po', questi cani sono un modo efficace per aggiungere un'altra protezione contro il coronavirus" hanno spiegato le autorità Usa che contano di estenderne l’uso già ad ottobre

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