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In Scozia gli assorbenti sono diventati gratis

La Scozia è la prima nazione al mondo a garantire per legge, “a chiunque ne ha bisogno”, assorbenti gratuiti negli edifici pubblici.
A cura di Biagio Chiariello
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Combattere la diseguaglianza di genere e contrastare la cosiddetta “period poverty” ("povertà mestruale"). Questi i motivi che hanno spinto la Scozia a diventare il primo Paese al mondo a rendere totalmente gratuiti gli assorbenti: da ieri lunedì 15 agosto chiunque ne abbia bisogno può ottenere gratuitamente prodotti per il ciclo femminile presso farmacie, centri di aggregazione sociale e centri giovanili, oltre che nelle scuole e università, dove erano già garantiti da tempo.

La proposta di legge, approvata all’unanimità nel novembre 2020, era stata presentata dalla parlamentare Monica Lennon per contrastare la cosiddetta “period poverty” (lo stato di povertà che impedisce ad alcune ragazze di andare a scuola quando hanno le mestruazioni perché non possono permettersi gli assorbenti o altri prodotti indispensabili).

L'iniziativa è "fondamentale per uguaglianza e dignità: siamo fieri di essere il primo governo nazionale a intraprenderla", ha sottolineato la responsabile del dicastero per la Giustizia Sociale, Shona Robinson.

In Scozia si è calcolato che le donne possono spendere fino a 8 sterline (circa 9 euro) al mese in assorbenti e prodotti per il ciclo, e chi ha un basso reddito spesso non se li può permettere. Con questa legge ci si prefigge l'obiettivo di superare il tabù legato alle mestruazioni, che ancora imbarazzano il 71 per cento delle ragazze tra i 14 e i 21 anni. La metà di loro salta la scuola durante il ciclo.

La Scozia ha destinato complessivamente 9,2 milioni di sterline (circa 10,3 milioni di euro) all'iniziativa e saranno le autorità locali a decidere come mettere gli assorbenti a disposizione di chi ne ha bisogno.

“C’è un modo semplice di descrivere la povertà mestruale: vai al supermercato e ti trovi a dover scegliere tra un pacco di pasta e uno di assorbenti”, spiega l’attivista Georgie Nicholson. “Molte madri rinunciano ai prodotti mestruali per poter portare in tavola qualcosa ai loro figli e si ritrovano a usare fogli di giornali avvolti nei calzini perché sono più economiche dei prodotti mestruali”.

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