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Proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini

In Iran 43 persone, tra cui il calciatore Nasr-Azadani, potrebbero affrontare un’esecuzione imminente

Secondo quanto verificato dalla Cnn, è salito a 43 il numero di persone che potrebbero essere giustiziate a stretto giro in Iran dopo essere state arrestate per aver preso parte alle proteste contro il regime: tra di loro il campione di calcio Amir Nasr-Azadani: ecco perché.
A cura di Ida Artiaco
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È salito a 43 il numero di persone che potrebbero affrontare un'esecuzione imminente in Iran dopo essere state arrestate per aver preso parte alle proteste scoppiate in seguito alla morte della 22enne curda Mahsa Amini. È quanto è riuscita a verificare tramite documenti, video, testimonianze e dichiarazioni dall'interno del paese la Cnn insieme al gruppo di attivisti 1500Tasvir.

Tra di loro ci sarebbe anche il famoso calciatore Amir Nasr-Azadani: i suoi amici e familiari temono che il giovane possa essere giustiziato a breve nella piazza Shahid Alikhani di Isfahan, dove è stata allestita una pedana per le esecuzioni.

L'uomo è stato condannato con l'accusa di coinvolgimento nell'uccisione di tre agenti di sicurezza, tra cui due membri volontari della milizia Basij, durante le proteste a Isfahan il 16 novembre scorso, secondo quanto riferito dal media statale iraniano Irna la scorsa settimana. Già due sono state le condanne eseguite: quella di Majidreza Rahnavard, wrestler professionista di 23 anni, e prima ancora quella di Mohsen Shekari, impiccato a Teheran, entrambi condannati per Muharebeh, cioè per il crimine di "guerra contro Dio".

Tra gli oltre 18mila arrestati dall'inizio delle proteste a settembre ci sono anche 40 avvocati e decine di minori. Molti di loro, prima ancora di essere trasferiti nel braccio della morte, vengono sottoposti in carcere a torture e aggressioni sessuali. I gruppi per i diritti umani affermano anche che "confessioni" estorte con l'uso della forza sono state usate contro gli imputati in processi farsa. Ma nonostante ciò, le autorità continuano a difendere questa linea. Nei giorni scorsi, un parlamentare iraniano ha affermato che coloro che sono coinvolti negli attuali disordini dovrebbero essere giustiziati entro 5-10 giorni dal loro arresto.

In un video reso pubblico e condiviso con la Cnn, la madre dei fratelli Farzad e Farhad Tahazade, di 23 e 24 anni, ha inviato al mondo questo messaggio: "Per favore, ascoltate le grida di aiuto dei miei figli. I miei figli sono giovani e hanno figli che aspettano il loro rilascio. Per favore, salvateli. Per l'amor di Dio, salvate i miei figli".

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