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In Francia circa 114 mila persone hanno manifestato contro il Green Pass obbligatorio

Circa 114 mila sono scese in piazza in Francia contro la decisione del governo di Emmanuel Macron di rendere il Green Pass obbligatorio anche per entrare in bar e ristoranti al chiuso o per salire sui mezzi pubblici. No Vax, Gilets Jaunes e manifestanti di altri ambienti politici sono scesi in strada contro la “dittatura sanitaria” e le nuove misure introdotte nel Paese per arginare l’aumento dei contagi.
A cura di Annalisa Girardi
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Fonte: Instagram
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Circa 114 mila sono scese in piazza in Francia contro la decisione del governo di rendere il Green Pass obbligatorio non solo per spostarsi da un Paese Ue all'altro o per i grandi eventi, ma anche per recarsi nei ristoranti al chiuso e per salire sui mezzi pubblici. Solo a Parigi hanno manifestato 18 mila persone. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato lunedì scorso nuove misure per arginare l'aumento della curva dei contagi: a partire da inizio agosto il Green Pass sarà obbligatorio nei trasporti (aerei, pullman e treni) e per entrare nei bar e nei ristoranti, e per il personale sanitario la vaccinazione sarà obbligatoria.

I manifestanti, a quanto riporta la stampa francese, sarebbero associati a diversi ambienti politici: hanno marciato per strada alle grida di slogan contro la "dittatura sanitaria" di Macron e il Green Pass da lui voluto. A scendere in strada anche i Gilets Jaunes: uno dei leader, Maxime Nicolle, ha raccontato all'AdnKronos che loro sono "un movimento di cittadini stufi di essere trattati come bambini e stanchi delle troppe restrizioni alle loro libertà" e che hanno deciso appunto di manifestare per dire no al Pass sanitario.

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Tantissimi No Vax sono scesi in piazza, ma non solo. Ad ogni modo, nel Paese le autorità hanno contato circa 136 raduni solo domenica. Nei giorni scorsi c'erano comunque stati una serie di cortei e manifestazioni contro le nuove misure e non sono mancati gli scontri con la polizia: gli agenti hanno sparato lacrimogeni per disperdere la folla e i manifestanti da parte loro hanno eretto delle barricate e incendiato cassonetti.

"Bisogna essere chiari: d'ora in avanti c'è la vaccinazione di massa, lo tsunami virale non è un alternativa", ha commentato il portavoce del governo francese, Gabriel Attal, in un'intervista a Le Parisien in cui ha commentato le manifestazioni No Vax. Secondo Attal in questo momento il Paese è diviso in due: "Una Francia laboriosa e piena di buona volontà che vuole mettere fine al virus e lavorare, ed una frangia capricciosa e disfattista che è contenta di rimanere nel caos e nell'inattività".

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