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Covid 19

In Danimarca hanno il Green pass da tre mesi e funziona: ecco come

Da circa tre mesi la Danimarca sta usando Coronapas, l’app che certifica se una persona ha avuto un risultato negativo del test anticovid nelle ultime 72 ore, se è completamente vaccinata  o se è guarita da precedente infezione da Covid-19, e con la quale è possibile accedere a ristoranti (tranne che per quelli all’aperto), musei, cinema, teatri, zoo, parrucchieri. Ecco come funziona e perché i casi di Covid-19 sono sotto controllo.
A cura di Ida Artiaco
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La Danimarca è stato una dei primi paesi europei a introdurre il Green pass. Già a maggio, infatti, ben prima che la discussione sul certificato verde arrivasse nel resto d'Europa, Italia inclusa, ha lanciato la sua Coronapas, l'app che certifica se una persona ha avuto un risultato negativo del test anticovid nelle ultime 72 ore, se è completamente vaccinata  o se è guarita da precedente infezione da Covid-19, e con la quale è possibile accedere a ristoranti (tranne che per quelli all'aperto), musei, cinema, teatri, zoo, parrucchieri. Il Coronapas viene richiesto da allora agli over 18, non è invece necessario esibirlo per i più giovani. Serve poi per poter assistere alle partite di calcio e, talvolta, anche per andare in chiesa, quando le funzioni si svolgono con un numero di partecipanti superiore rispetto alla soglia consentita dall’attuale divieto di assembramento. L’applicazione danese è nata prima della certificazione europea, e lo scopo, prima ancora che per viaggiare all’estero, era quello di rendere sicuri gli spostamenti interni.

E nel frattempo anche i contagi sono diminuiti. Secondo il ministero della Salute, sono più di quattro milioni i cittadini che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, che corrisponde al 68,67 percento della popolazione totale del paese. Le persone totalmente vaccinate sono 2,8 milioni (poco più del 47 per cento della popolazione). E nonostante anche in Danimarca cominci a circolare la variante Delta, circa il 90% dei nuovi casi è collegato alla mutazione individuata in India per la prima volta, il numero dei casi si mantiene stabile. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 749 nuovi contagi e nessun morto, il cui numero dall'inizio della pandemia è fermo a 2.542. Il che si traduce in 52,939 casi di Covid e 437 decessi per milione di abitanti, di contro ad esempio l'Italia, dove se ne registrano rispettivamente 71,056 casi e 2,118 decessi per milione di abitanti. Anche le ospedalizzazioni non fanno registrare sostanziali novità: la scorsa settimana sono stati ricoverati 55 pazienti Covid, cifra che è rimasta stabile nei giorni successivi.

Il merito, secondo gli esperti, è sì del Coronapas ma anche della rete capillare di laboratori per l’analisi dei tamponi, oltre che da un’offerta gratuita dei test. In particolare, quest'ultimo aspetto rende economicamente sostenibile il pass per le famiglie ancora in attesa di vaccinazione, oltre che i controlli settimanali consigliati a chi, per motivi di lavoro o svago, tende a frequentare posti affollati. Non è un caso che la Danimarca abbia un tasso di test pro capite più elevato rispetto a qualsiasi altro posto al mondo. Anche nel Paese scandinavo non sono mancate le proteste contro il Green pass: una petizione per bloccare i passaporti vaccinali ha ricevuto più di 40mile firme qualche settimana fa. Il suo creatore sosteneva che tali strumenti non fossero etici e creassero divisioni per la società. Di recente centinaia di persone hanno partecipato a una protesta organizzata no pass. Ma si tratta di casi isolati: un un recente sondaggio ha suggerito che il 67% dei danesi pensa che il pass sia una buona idea, mentre solo il 16% si oppone.

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