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In Colombia narcotrafficanti abbattono elicottero della polizia: 6 morti e sette feriti

Un elicottero della polizia nazionale colombiana è stato attaccato nel comune di Amalfi, nel dipartimento di Antioquia, provocando sei morti e diversi feriti. Tra le vittime si contano membri dell’equipaggio dell’aeromobile e agenti impegnati nelle operazioni di eradicazione di coltivazioni di coca. Secondo il governo colombiano dietro l’attacco c’è il Clan del Golfo, principale cartello criminale del Paese sudamericano.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un elicottero Black Hawk della Polizia nazionale colombiana è precipitato questa mattina: sei agenti della polizia colombiana sono stati uccisi e altri sette feriti in un attacco del Clan del Golfo, il più potente gruppo di narcotrafficanti del Paese, nella zona rurale di Amalfi, nel dipartimento di Antioquia, nel nord-ovest della Colombia. Ma si tratta ancora di un bilancio provvisorio.

La notizia è stata diffusa dal ministero della Difesa di Bogotà, che ha precisato che gli assalitori hanno colpito un elicottero della polizia con un drone, facendolo precipitare a terra. Alcuni dei feriti sono in gravi condizioni.

Secondo il ministro della Difesa, Pedro Sánchez, dietro l'attacco c'è il Clan del Golfo, principale cartello criminale del Paese sudamericano. Tra le vittime si contano membri dell'equipaggio dell'aeromobile e uniformati impegnati nelle operazioni di eradicazione di coltivazioni di coca. Un funzionario di polizia ha confermato all'AFP che gli aggressori hanno "ostacolato" un gruppo di eradicatori della foglia di coca. Le forze armate e di polizia hanno immediatamente avviato un'operazione per mettere in sicurezza l'area, evacuare i feriti e neutralizzare i responsabili.

Il governatore di Antioquia, Andrés Julián Rendón, ha attribuito invece l'attacco ai dissidenti delle ex Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) guidati da un capo guerrigliero noto come Calarcá, accusando il governo Petro di eccessiva indulgenza verso i gruppi armati, come riporta il sito del quotidiano El Tiempo. Il presidente Gustavo Petro, da parte sua, ha collegato l'azione criminale alla recente confisca di oltre una tonnellata e mezza di cocaina appartenente al Clan del Golfo. "È una reazione di vendetta, ma lo Stato non si piegherà al terrore", ha dichiarato. In giornata sono attese ulteriori informazioni sull'identità delle vittime e sullo sviluppo delle operazioni militari nell'area.

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