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Il Vaticano come Albania e Vietnam: è tra i Paesi esposti al riciclaggio del denaro

Non c’è pace per il Vaticano: dopo l’attacco al sito web rivendicato da Anonymous, la Santa Sede è inserita nella black list dei Paesi suscettibili al riciclaggio, tra Repubblica Ceca e Albania.
A cura di Carmine Della Pia
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Santa Sede

La Santa Sede tra Albania, Corea del Sud e Repubblica Ceca: anche il Vaticano finisce nella lista dei Paesi suscettibili al riciclaggio del denaro. Il Dipartimento di Stato Usa ha aggiornato la classifica dei Paesi maggiormente a rischio in materia di riciclaggio, e, per la prima volta, la Santa sede figura, in modo specifico, nella lista dedicata ai luoghi con "giurisdizioni preoccupanti", ovvero, giusto un gradino in basso rispetto ai Paesi che destano "estremo allarme", ovvero Regno Unito, Russia, gli stessi Stati Uniti, tra gli altri. La black list in cui è finita la Santa Sede, invece, è composta da 67 paesi, tra cui Albania, Egitto, Corea del Sud, Vietnam, Repubblica Ceca, Egitto e Malaysia. In questo caso, le "giurisdizioni preoccupanti" sono giudicate tali per la grande quantità di denaro che circola tra un paese e l'altro.

Anche il Vaticano sotto osservazione per riciclaggio – Una posizione scomoda per la Santa Sede, un precedente storico perché mai, prima d'ora, il Vaticano aveva trovato spazio nella blacklist dedicata ai Paesi a rischio riciclaggio. Un funzionario del dipartimento di Stato, rimasto nell'anonimato, ha spiegato: "Il Vaticano ha varato per la prima volta nel 2011 un programma anti-riciclaggio, ma occorrerà un anno per capire quanto sia efficace". Proprio a causa del tempo di gestazione del piano, pertanto, il Dipartimento di Stato Usa ha deciso di inserire la Santa sede nella lista dei Paesi in cui avvengono "giurisdizioni preoccupanti", visto anche il massiccio afflusso di denaro che circola nell'ambiente. In materia, Papa Benedetto XVI aveva istituito l'Autorità per l'informazione finanziaria, un organo finalizzato proprio all'allineamento con le norme internazionali di lotta al riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

L'attacco di Anonymous al sito vatican.va – Oggi si torna a parlare di Vaticano e Santa Sede dopo l'attacco rivendicato da Anonymous, che ieri aveva messo offline il sito internet ‘vatican.va'. L'avviso, presto rimbalzato sui social network e sulle agenzie di stampa, esordiva così:

Giorno a voi Vatican.va.
Oggi Anonymous ha deciso di porre sotto assedio il vostro sito in risposta alle dottrine, alle liturgie ed ai precetti assurdi ed anacronistici che la vostra organizzazione a scopo di lucro (chiesa apostolica romana) propaga e diffonde nel mondo intero.

Per entrambe le notizie, dallo Stato Pontificio, non è stato rilasciato alcun commento.

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