Il politico del Kazakistan che vuole scovare i gay con le analisi del sangue
Al governo del Kazakistan è stata recentemente chiesta l'approvazione di una legge simile a quella che c’è in Russia contro la cosiddetta “propaganda omosessuale”. La crociata anti-gay ha ricevuto in particolare l’appoggio di Dauren Babamuratov, alla guida del movimento nazionale Bolashak, secondo il quale sarebbe molto facile identificare un omosessuale dal suo Dna. Per il politico, che ha parlato in piedi davanti a un poster che recitava che l’omosessualità è una minaccia per la nazione, un esame del sangue sarebbe in grado di mostrare la presenza di “degenerazione” in una persona. Ma non solo: il politico ha anche denunciato come, a suo dire, la popolazione Lgbt ostenterebbe il proprio orientamento sessuale. Come? Ad esempio indossando pantaloni colorati.
“Persone Lgbt non nascondono il loro orientamento sessuale” – “Purtroppo la soppressione delle attività della comunità lgbt è estremamente difficile in Kazakistan, perché non c'è legge nel nostro paese che vieta questo tipo di attività, cioè la promozione dell'omosessualità”, ha dunque attaccato il politico. Il politico è apparso preoccupato anche per la presenza di locali per gay nella città di Almaty che, a suo dire, è diventata “la capitale gay dell’Asia centrale”. Babamuratov ha fatto sapere di temere che tutto questo possa contribuire alla degenerazione della società kazaka, che, secondo lui, “è già caduta così in basso che le persone Lgbt non nascondono più il loro orientamento sessuale”.