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Covid 19

Il Covid sarà come l’influenza e dovremmo vaccinarci ogni anno: la previsione degli studiosi inglesi

Secondo gli scienziati inglesi, la variante Omicron, nonostante il boom di casi degli ultimi giorni, potrebbe essere l’inizio della fine della pandemia di Covid-19: “Il virus si evolverà molto presto dal ceppo pandemico e diventerà più mite, più trasmissibile al punto in cui potremmo dover pensare solo a vaccinare i membri più vulnerabili della popolazione”.
A cura di Ida Artiaco
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L'esplosione della variante Omicron in tutto il mondo potrebbe essere l'inizio della fine della pandemia di Covid-19. Anche se negli ultimi giorni si stanno registrando record di contagi dall'Europa agli Stati Uniti, passando per l'Australia, alcuni scienziati inglesi sono cautamente ottimisti rispetto al fatto che proprio questa variante possa essere un segno che il virus sta perdendo il suo potere, avviandosi a diventare endemico. E ciò lo si può osservare soprattutto considerando il numero di morti e di ospedalizzati di questi giorni con quelli dello stesso periodo dello scorso anno, quando non c'erano ancora i vaccini, come riporta il quotidiano inglese The Guardian.

Nonostante l'elevato numero di contagi, solo nel Regno Unito è stata sfondata la soglia dei 122mila casi Covid giornalieri, per un totale di circa un milione e sette nell'ultima settimana, i numeri di ricoveri e decessi restano al momento bassi. Il che sarebbe una buona notizia secondo gli scienziati che hanno però comunque raccomandato cautela. Anche perché, sottolineano gli esperti, la maggior parte dei nuovi casi collegati ad Omicron si sta verificando in giovani adulti. È possibile che se cominciasse a colpire un numero maggiore di anziani, potrebbero aumentare di conseguenza i ricoveri. D'altra parte, un numero enorme di persone, in particolare gli anziani, ha ricevuto vaccini e richiami, acquisendo una notevole protezione anche contro la nuova variante. Resta da vedere come questi diversi fattori influiscano sulle cifre. Al momento, i dati sono ancora in fase di raccolta ed è troppo presto per esserne sicuri.

Per questo, molti scienziati sono concordi nell'essere ottimisti nei confronti di Omicron. "La mia sensazione è che questa variante sia il primo passo di un processo mediante il quale il virus si adatterà alla popolazione umana per produrre sintomi più benigni", ha spiegato il dottor Julian Tang, professore di Scienze respiratorie all'Università di Leicester. "In un certo senso, è a vantaggio del virus se colpisce le persone in modo tale da non farle ammalare troppo, perché così possono camminare e socializzare e diffondere ancora di più il virus stesso – ha aggiunto -. Penso che il virus si evolverà molto presto dal ceppo pandemico e diventerà più mite, più trasmissibile al punto in cui potremmo poter pensare a vaccinare solo i membri più vulnerabili della popolazione".

Dello stesso avviso anche Martin Hibberd, professore della London School of Hygiene and Tropical Medicine, secondo il quale il Covid-19 potrebbe diventare presto una comune influenza, come già succede per i coronavirus già noti. "Il motivo per cui abbiamo il raffreddore in inverno è perché la nostra immunità ai coronavirus non dura molto a lungo. E questo virus sembra essere più simile a quelli che causano i comuni raffreddori. In altre parole, potremmo ancora aver bisogno di pensare a somministrare vaccini per proteggerci dal Covid-19 ogni anno perché l'immunità svanirà sempre", ha spiegato.

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