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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, il ministro Kuleba: “Disposti a negoziare solo quando la Russia si ritirerà”

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie del 30 giugno. Il Ministro degli Esteri Kuleba: “Il 58% degli ucraini si dice pronto a resistere per anni affinché il nostro Paese abbia spazio per vincere. Gli ucraini hanno capito che la guerra è una questione esistenziale”.
A cura di Davide Falcioni
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Nessun margine di trattativa con la Russia fino a quando non abbandonerà i territori occupati. A confermare l'assenza di ogni ipotesi di mediazione è stato ieri sera il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Otto e mezzo su La7. "Siamo disposti a negoziare con la Russia solo una volta che si ritirerà dal nostro territorio. Il problema – ha aggiunto – non è linguistico, è una questione lanciata dalla propaganda russa. Quando la Russia bombarda i nostri villaggi uccide persone russofone, e cittadini ucraini muoiono sotto missili lanciati da soldati russi che parlano ucraino. Non c'è nessun problema tra gli ucranofoni e i russofoni. Siamo una sola popolazione che parla due lingue, anche all'interno del nostro esercito. Il problema è che l'occidente non ha mai cercato di capire l'Ucraina, ha  guardato Kiev attraverso la lente di Mosca, e ciò ha portato alla guerra. Dopo la liberazione accoglieremo tutti i diversi gruppi etnici, siamo tutti ucraini e troveremo un modo per vivere assieme anche con usi e costumi diversi".

Kuleba: "Ucraini pronti a combattere per anni"

Quello della difesa delle minoranze linguistiche da parte di Mosca sarebbe stato dunque solo un pretesto a cui molti, anche in Europa, hanno dato credito. Ora, però, per Kiev l'impegno continua a essere volto a rigettare gli invasori oltre i loro confini, anche a costo di combattere per anni: "Abbiamo fatto un sondaggio fra i nostri cittadini e il 58% degli ucraini si dice pronto a resistere per anni affinché il nostro Paese abbia spazio per vincere. Gli ucraini hanno capito che la guerra è una questione esistenziale. Non siamo russi, ci prendiamo cura del nostro popolo. Ecco perché la controffensiva sta andando più lentamente del previsto: dobbiamo sminare i campi, far entrare la nostra fanteria. Ma dall'inizio dell'operazione non c'è stato un giorno in cui non siamo avanzati", ha spiegato Kuleba alla trasmissione condotta da Gruber. "Non so quanto durerà ancora la guerra. Non sono un profeta e non posso fare pronostici. Lavoro ogni giorno per far sì che il conflitto finisca quanto prima; non abbiamo mai chiesto l'intervento di truppe estere sul nostro territorio, diversamente da altri Paesi che hanno chiesto il dispiegamento sul loro territorio di soldati NATO per risolvere problemi interni".

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Kuleba: "Senza la Wagner sarà più facile per l'esercito ucraino"

Secondo il Ministro degli Esteri ucraino dopo un anno e quattro mesi di guerra Putin si è indebolito, come dimostrerebbe la gestione del tentato colpo di stato di sabato scorso: "Senza la Wagner sarà più facile per il nostro esercito. Putin si è indebolito a seguito dell'ammutinamento di Prigozhin. Ma l'aspetto principale del golpe fallito è che il mito e la leggenda del Putin forte e invincibile è finito. Ha trovato un accordo con Prigozhin, non lo ha eliminato, è giunto a un compromesso. In questo momento Putin si sente vulnerabile e molti russi se ne sono resi conto. Questa vicenda non è la fine della guerra ma apre una nuova fase del conflitto".

CNN: "Il generale Sergey Surovikin era un membro segreto della Wagner"

Intanto, sempre a proposito del gruppo militare privato Wagner, secondo la CNN il generale russo Sergey Surovikin, ex comandante in capo delle forze russe in Ucraina arrestato per la sua sospetta collaborazione con l'ammutinamento, era un membro vip segreto della stessa Wagner. Così afferma l'emittente americana citando documenti ottenuti dal Russian investigative Dossier Center. Surovikin, precisa Cnn, sarebbe in una lista con almeno altri 30 alti ufficiali dell'esercito e dell'intelligence russa, anche loro membri vip segreti del gruppo di mercenari.

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