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Grecia, il premier si scusa per il disastro ferroviario: migliaia in piazza, scontri con la polizia

Il premier greco Kyriakos Mitsotakis si è scusato per il disastro ferroviario costato la vita a 57 persone a Larissa. Migliaia di manifestanti in piazza Syntagma hanno chiesto verità e giustizia. Duri scontri con la polizia.
A cura di Davide Falcioni
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Le dimissioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti greco Kostas Karamanlis a poche ore dal disastro ferroviario di Tempe, costato la vita mercoledì scorso a 57 persone, non sono bastate a placare la rabbia della popolazione. Più di diecimila persone infatti questa mattina si sono radunate a piazza Syntagma, nel cuore di Atene, per chiedere verità e giustizia, ma soprattutto maggiori investimenti per mettere in sicurezza le linee ferroviarie.

In piazza sono scesi studenti, lavoratori dei trasporti pubblici e privati e impiegati pubblici, mentre i treni e la metropolitana sono in sciopero in tutto il Paese. I manifestanti, che sventolavano cartelli con la scritta "Abbasso i governi assassini", sono entrati in conflitto con la polizia quando alcuni di loro hanno tentato di bloccare le strade: la polizia li ha sgomberati con la forza dando poi vita a duri scontri, al termine dei quali cinque persone sono state fermate e sette agenti sono rimasti feriti.

Il premier greco: "Chiedo scusa, non possiamo nasconderci dietro l'errore umano"

Proprio in mattinata il premier greco Kyriakos Mitsotakis aveva affidato a Facebook un post di scuse per il più grave disastro ferroviario della storia greca: "Come primo ministro, devo a tutti, ma soprattutto ai parenti delle vittime, le scuse. Sia personalmente, sia a nome di tutti coloro che per anni hanno governato il Paese. Perché, appunto, nella Grecia del 2023, non è possibile che due treni si muovano in senso contrario sulla stessa linea e nessuno se ne sia accorto".

Il premier ha tuttavia aggiunto: "Non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo nasconderci dietro l'errore umano; se il progetto di Telecontrollo fosse stato portato a termine, questo incidente non si sarebbe mai potuto verificare". "Il fatto che il sistema di controllo digitale sarà pienamente operativo entro i prossimi mesi non è una scusa. Al contrario. Non essere riusciti a finirlo rende il mio dolore ancora più grande".

Il premier ha quindi concluso: "Chiederò immediatamente alla Commissione europea e ai paesi amici la loro assistenza nel know-how in modo da poter finalmente ottenere treni moderni. E lotterò per ulteriori finanziamenti comunitari per mantenere e aggiornare rapidamente la rete ferroviaria esistente. Infine, proporrò a tutte le parti di impegnarci fin d'ora che, nel prossimo Parlamento, affinché venga istituita una commissione speciale per indagare sulla dolorosa storia delle ferrovie greche negli ultimi vent'anni. Ciò che non è stato fatto per tanti anni deve essere fatto ora e rapidamente".

Indagato il capostazione

Nei giorni scorsi il capostazione di Larissa, arrestato nell'ambito delle indagini sull'incidente ferroviario avvenuto nella notte di martedì, ha ammesso il proprio errore umano. L'uomo di 59 anni, accusato di omicidio colposo per negligenza in seguito allo scontro frontale tra un treno passeggeri e uno merci avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, è stato portato davanti agli inquirenti venerdì mattina.

Secondo fonti riportate dai media greci, il funzionario avrebbe ammesso di avere indirizzato il treno sul binario sbagliato e di non essersi reso conto dell'errore fino al momento dell'incidente. L'uomo era stato nominato capostazione pochi mesi prima della tragedia, dopo avere frequentato un breve programma di formazione; in precedenza infatti aveva occupato altre posizioni lavorative.

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