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Grecia, coppia tedesca dona 875 euro come risarcimento di guerra

Un pensionato e la compagna sono andati dal sindaco di Nauplia e hanno staccato un assegno da 875 euro: è il loro personale e simbolico contributo alla questione delle riparazioni per i crimini commessi dai nazisti.
A cura di Susanna Picone
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Se la Germania di Angela Merkel continua a dire di no al governo ellenico di Alexis Tsipras per quanto riguarda i danni di guerra, due tedeschi hanno deciso di fare da soli. E così, in vacanza in Grecia, la coppia è andata dal sindaco di Nauplia e ha staccato un assegno da 875 euro. Una cifra simbolica che rappresenta il loro personale contributo alla questione delle riparazioni per i crimini commessi dalla Germania nazista. “Hanno detto che volevano compensare il comportamento del loro governo”, è quanto ha spiegato il sindaco della città greca Dimitris Kotsouros ai media. “Hanno fatto i calcoli e, hanno detto, ogni tedesco ci deve 875 euro per quello che ha dovuto patire la Grecia durante la Seconda guerra mondiale”, ha detto ancora il greco. Il sindaco ha fatto sapere di aver provveduto a girare l’assegno a una Ong locale. I due turisti tedeschi – si tratta di Ludwig Zacaro e Nina Lahge –  si sarebbero persino scusati per la cifra.

Hanno saldato il debito al municipio di Nauplia, capitale greca del secolo scorso – Pensionato lui e impiegata con un lavoro part-time lei, la coppia ha spiegato che non potevano permettersi di pagare la quota doppia di 1.750 euro, che sarebbe stato troppo per loro. Hanno spiegato, inoltre, di aver scelto di saldare il conto a Nauplia perché era la capitale greca nel XIX secolo. Il governo greco ha varato una commissione parlamentare incaricata di portare in tutte le sedi istituzionali la richiesta di risarcimento per l’occupazione nazista durante la Seconda guerra mondiale. Il conto totale stimato dal governo Samaras  è di 162 miliardi. Ma la questione dei danni di guerra è considerata chiusa da Berlino dopo il trattato sulla riunificazione. “La questione è archiviata da anni”, ha infatti ribadito nei giorni scorsi il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.

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