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Gran Bretagna, per avere il visto un nuovo sistema a punti: i neo-laureati potranno restare 2 anni

Per entrare nel Regno Unito sarà necessario avere una serie di requisiti, attestati da un sistema a punti: per il visto di ingresso servono 70 punti, ottenibili avendo già un lavoro e conoscendo la lingua prima dell’arrivo nel Paese. Qualche restrizione in meno per il personale sanitario. Per i neo-laureati c’è, invece, la possibilità di restare per due anni per cercare lavoro.
A cura di Stefano Rizzuti
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La Brexit vera e propria inizierà da gennaio 2021. Almeno per tutti i cittadini europei e italiani che vorranno andare in Gran Bretagna e che dovranno affrontare una serie di limitazioni che potrebbero anche impedire l’accesso al Paese. “Non stiamo sbarrando il cancello”, assicura il premier Boris Johnson. Ma la nuova legge sull’immigrazione prevede una serie di restrizioni, soprattutto per chi vorrebbe andare in Gran Bretagna senza avere già un lavoro o senza una conoscenza approfondita della lingua. Con un sistema a punti che rischia di impedire a tanti giovani italiani di trasferirsi a Londra, come spesso avviene, per andare a cercarsi un lavoro. Da gennaio, finita la fase sperimentale della Brexit, non ci sarà più il regime di libera circolazione attualmente in vigore per gli europei, italiani compresi. Chi arriva dall’Ue, quindi, viene trattato come tutti gli altri cittadini provenienti da altri Paesi extra-Ue.

Il sistema a punti per entrare in Gran Bretagna

Per ottenere il visto d’ingresso ci sarà un punteggio da conseguire: servono 70 punti, di cui 50 attraverso l’offerta di lavoro e la conoscenza della lingua inglese. Quindi non si potrà più andare in Gran Bretagna per cercare un lavoro. Serve, poi, avere un diploma di scuola superiore. Per entrare nel Paese, inoltre, bisogna avere un salario minimo di 20.480 sterline annue. Poi si possono ottenere altri punti grazie al salario, nel caso in cui sia superiore alle 25.600 sterline l’anno (circa 28.500 euro), ma con uno sconto per gli under 26 del 30%. Altri punti si possono ottenere con il dottorato di ricerca o nel caso in cui si lavori in settori in cui si riscontra una carenza di personale. Ancora più complicato sarà l’ingresso per i lavoratori altamente qualificati, come gli ingegneri, che dovranno avere un salario che può arrivare fino a 60mila sterline, circa 70mila euro.

Il personale sanitario e i neo-laureati

Un po’ meglio va per il personale sanitario e gli assistenti sociali. Per loro le regole saranno meno stringenti. Così come lo saranno per quelli che vengono definiti “talenti globali”, ovvero scienziati, accademici, artisti e musicisti: loro potranno entrare senza un’offerta di lavoro. Qualche facilitazione ci sarà anche per gli studenti. Quelli che si sono appena laureati possono rimanere per due anni nel Paese anche dopo la laurea, per avere il tempo di trovare lavoro. In caso di dottorato, invece, il limite è di tre anni. Infine, per i turisti il periodo di permanenza è di sei mesi.

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