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Gerusalemme, Netanyahu autorizza la sfilata nazionalista israeliana per il 15 giugno

Il premier uscente Benjamin Netanyahu ha autorizzato per il 15 giugno la Marcia delle bandiere, parata nazionalista israeliana che celebra la conquista della parte orientale di Gerusalemme durante la Guerra dei Sei giorni nel 1967. Hamas avverte: “Il passaggio davanti alla moschea di Al-Aqsa sarà considerato come un atto di aggressione”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il premier uscente Benjamin Netanyahu ha autorizzato per martedì 15 giugno la marcia nazionalista israeliana per le strade di Gerusalemme. L'evento, denominato Marcia delle bandiere, si terrà nelle modalità da concordare tra polizia e organizzatori. La marcia era stata inizialmente fissata per la giornata di giovedì 10 giugno, ma era poi stata annullata dopo che le forze dell'ordine avevano vietato di attraversare il quartiere musulmano della città per "timori sulla sicurezza".

La marcia delle bandiere si tiene ogni anno in occasione del Jerusalem Day, giorno nel quale Israele celebra la conquista della parte orientale di Gerusalemme nella Guerra dei Sei giorni del 1967. Quest'anno le autorità hanno prima deciso di modificare il percorso e poi annullare l'appuntamento per riprogrammarlo più avanti. Resta però un nodo da sciogliere: la volontà degli organizzatori di attraversare comunque il quartiere musulmano, così come stabilito nella prima bozza del percorso, porterebbe a nuovi scontri dopo gli 11 giorni di bombardamenti costati la vita a 250 palestinesi.

Il ministro della Difesa Benny Gantz si è opposto alla nuova marcia poiché organizzata in un momento "molto delicato per Israele, con la formazione di un nuovo Governo che escluderà la destra nazionalista". Gli organizzatori della parata hanno già annunciato all'emittente Kan news di voler fare di tutto per mantenere l'evento lungo il percorso originale, passando così anche davanti alla moschea di Al-Aqsa. Hamas aveva annunciato che avrebbe considerato la sfilata nei pressi della moschea un atto di aggressione. La marcia era già stata annullata dopo l'esplosione degli 11 giorni di bombardamenti dovuti agli arresti forzati di palestinesi nel quartiere di Sheik Jarrah e con l'attacco alla Spianata delle Moschee. Con il cessate il fuoco però, le autorità uscenti di Israele hanno voluto riprogrammare la sfilata.

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