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Lei lo lascia dopo il parto, lui inietta mercurio alla bimba: “Volevo soffrisse come me”

In Germania un 30enne tedesco condannato per tentato omicidio della figlioletta di appena un anno e mezzo perché ha iniettato del mercurio liquido nei piedi della piccola con lo scopo di vendicarsi della ex che lo aveva lasciato poco dopo il parto.
A cura di Antonio Palma
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Un giovane papà tedesco è stato condannato da un tribunale di Hannover, in Germania, per tentato omicidio della figlioletta di appena un anno e mezzo perché avrebbe iniettato del mercurio liquido alla piccola con lo scopo di vendicarsi della ex che lo aveva lasciato. La terribile storia arriva da Springe, piccolo comune della Bassa Sassonia, dove la piccola sta ancora affrontando gli effetti a lungo termine dell'avvelenamento da mercurio dopo essere sopravvissuta all'assurdo gesto del genitore.

Secondo l’accusa, il trentenne, condannato a 13 anni di carcere con una pena superiore a quella chiesta dai magistrati, avrebbe agito per desiderio di vendetta contro la ex e madre della piccola che lo aveva lasciato poco dopo la nascita della figlia. I fatti sono avvenuti nel luglio dello scorso anno e con la complicità della nuova compagna dell’uomo, una 34enne anche lei condannata per lo stesso reato a dodici anni in prigione.

Secondo gli inquirenti, la coppia ha agito insieme, consapevole che il mercurio non avrebbe ucciso subito la piccola ma le avrebbe provocato sofferenze atroci. Secondo i giudici, con l’assurdo gesto, l’uomo voleva punire la madre della bambina e provocarle la massima sofferenza. Secondo quanto ricostruito, i due, che poi si sono accusati a vicenda, avrebbero avuto l’idea guardando un programma crime in tv che parlava dell'omicidio di un adulto con iniezione di mercurio. Per la Corte, attraverso il servizio televisivo, gli imputati erano consapevoli che il veleno non avrebbe portato alla morte immediata e che la bimba avrebbe sofferto forti dolori.

In base a quanto ricostruito, la coppia avrebbe messo la bambina sul letto e poi le avrebbe iniettato il mercurio tra le dita dei piedi. Visti i dolori lancinanti la bimba si dimenava e quindi avrebbero iniettato il resto del contenuto della siringa in una gamba. Lo stesso giorno l’uomo ha accompagnato la piccola dalla madre, la sua ex moglie, come se nulla fosse successo.

La donna si è accorta subito dei dolori della piccola che ancora oggi sta subendo le conseguenze di quel gesto. La bambina  ha dovuto sottoporsi a dieci operazioni, diversi trattamenti e numerose visite. Dopo aver negato, il padre infine ha confessato durante il processo. “Volevo che la mia ex soffrisse tanto quanto me durante la separazione", ha detto il trentenne. "L'imputato ha anteposto i propri sentimenti al diritto alla vita della figlia", hanno spiegato i giudici, concludendo: “Ha fatto di lei l'oggetto della sua vendetta"

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