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Filippo Mosca racconta la detenzione in Romania: “Attacchi di panico continui, mi negano i farmaci”

Filippo Mosca racconta la detenzione nel carcere di Poarta Alba in Romania dove si trova da 9 mesi in seguito a una condanna in primo grado per traffico internazionale di sostanze stupefacenti: “avevo continui attacchi di panico e ansia. Qui situazione disumana”.
A cura di Ida Artiaco
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"Era estate, faceva caldo, la puzza era inimmaginabile, avevo continui attacchi di panico e ansia". Così Filippo Mosca, il 26enne siciliano detenuto nel carcere di Poarta Alba a Costanza, in Romania, ormai da 9 mesi, ha raccontato le condizioni in cui è costretto a vivere alla mamma per telefono, come riporta La Repubblica.

La vicenda di Filippo è ormai nota: il ragazzo ha ricevuto nei mesi scorsi una condanna in primo grado a 8 anni e 6 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Ad aprile 2023 il 26enne aveva deciso con alcuni amici di andare al festival di musica Mamaia, che si svolge ogni anno a inizio maggio nel teatro estivo di Costanza. Doveva essere una vacanza spensierata, ma si è trasformata in un incubo.

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"Ci hanno portato in una cella della sezione 5 inutilizzata da tempo. Era un tappeto di escrementi. Anche i materassi, tutti mangiati, erano pieni. C’erano moscerini e mosche dappertutto. Accanto al bagno, un secchio enorme pieno di immondizia. Una situazione disumana", ha detto Filippo alla mamma, Ornella Matraxia, 55 anni, che oggi vive a Londra con le altre sue due figlie. E poi ancora: "Ci rubano il cibo, i vestiti. C’è un mercato nero degli abiti. Molti qui sono poveri, analfabeti".

Nn ha neppure accesso ai farmaci: "Sono consentiti solo quelli passati dall’infermeria. Ho provato ad andare in ospedale, ma non ho risolto nulla. Mi hanno solo tolto l’accesso anche ai soldi che la mia famiglia mi aveva mandato", ha continuato.

Il 29enne Filippo Mosca, foto dai social
Il 29enne Filippo Mosca, foto dai social

Intanto, la vicenda di Filippo Mosca è arrivata a Bruxelles. L'eurodeputato Pietro Bartolo presenterà a breve una formale interrogazione alla Commissione, a cui intende chiedere conto delle condizioni di detenzione dell'italiano nel carcere di Poarta Alba "considerato uno dei peggiori in Europa, più volte oggetto di condanna da parte della Corte Europea dei diritti dell'uomo per trattamenti inumani e degradanti".

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