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Copenaghen, la Sirenetta di nuovo vittima dei vandali: questa volta imbrattata di blu

La Sirenetta di Copenaghen è stata nuovamente imbrattata con della vernice bianca e blu. Il 30 maggio scorso la statua era stata coperta con della pittura rossa.
A cura di Susanna Picone
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sirenetta blu

Solo pochi giorni fa, era il 30 maggio scorso, la celebre statua della Sirenetta, a Copenaghen, era stata coperta con della pittura rossa. Stamane, per la seconda volta in meno di due settimane, la più famosa delle attrazioni della capitale danese è stata vittima dei vandali che l’hanno imbrattata questa volta di vernice blu e bianca. Come riferisce la polizia della Danimarca, la scultura in bronzo è stata coperta per circa metà della superficie con della vernice blu e bianca, mentre sul suolo ai piedi della statua è apparsa la scritta “free Abdulle”. Secondo i media locali, la scritta potrebbe riferirsi ad Abdulle Ahmed, un cittadino somalo di 36 anni, costretto a cure forzate in Danimarca da oltre un decennio in un ospedale psichiatrico. L'ambasciatore della Somalia in Benelux e l'Unione europea avrebbero incaricato un avvocato di aiutare Ahmed a tornare nel suo paese. La polizia danese ha comunque comunicato via Twitter che subito alcuni operai si sono messi al lavoro per ripulire la Sirenetta imbrattata. La polizia ha anche spiegato di essere alla ricerca di “una ragazza magra con i capelli corti”, sospettata dell'atto vandalico.

La Sirenetta di Copenaghen spesso vittima dei vandali – Negli anni la Sirenetta di Copenaghen – opera dello scultore Edvard Eriksen e omaggio alla famosa fiaba di Hans Christian Andersen – è stata più volte bersaglio di vandalismo. La testa della statua è stata rubata due volte e in passato anche le braccia sono state tagliate via. L’ultimo atto vandalico prima di quello di oggi risale appunto allo scorso 30 maggio: in quel caso la statua fu dipinta di rosso da alcuni ambientalisti contro la caccia alle balene. Ai piedi della statua fu scritto il messaggio “Danimarca, difendi le balene delle Isole Faroe”. In quella regione viene infatti permesso agli isolani di intrappolare le balene pilota in acque poco profonde per poi ucciderle.

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