Ecco dove l’Isis ha ucciso il reporter americano James Foley

La decapitazione del giornalista americano James Foley sarebbe avvenuta nei dintorni di Raqqa, nel nord della Siria. Lo afferma l'analista britannico esperto del Paese teatro di violenti scontri tra ribelli e regime di Damasco da orma tre anni, Eliot Higgins, dopo aver studiato i diversi fotogrammi del filmato della barbara uccisione. Ha cercato di fissare alcuni punti sullo sfondo, quindi li ha confrontati con le foto satellitari tratte da siti come Google Earth. Come scrive il Daily Telegraph, Higgins avrebbe individuato una pianura verde oltre il deserto, un paesaggio che in Siria si trova, appunto, solo a Raqqa,u na delle località in mano all’Isis, In particolare, è stato aiutato dalla configurazione degli alberi dell'accesso all'altopiano sabbioso. Le coordinate esatte del luogo, aggiunge, sono 35.88219, 39.03617.
Caccia al boia di Foley
Nel frattempo dalla Gran Bretagna dicono di essere “molto vicini” all’individuazione del boia di James Foley, grazie a una tecnologia sofisticata per il riconoscimento vocale. Ad annunciarlo, in un'intervista alla Cnn, è stato l'ambasciatore americano a Washington, Peter Westmacott. Un altro sistema consiste nello studio del reticolo di vene sulla mano del terrorista che appare nel filmato. “La raccolta di informazioni come il gruppo sanguigno e il Dna, così come le registrazioni della voce ci aiutano a individuare ‘John il jihadista’ perché possono essere confrontate con dati già esistenti”, spiega una fonte al Mail on Sunday. A dare la caccia all’assassino del reporter USA sono il commando delle forze speciali della Sas, le forze aeree speciali, e delle Srr, il reggimento di ricognizione, dispiegato dal governo britannico nel nord dell’Iraq nelle ultime 48 ore.