Dopo l’invasione dell’Area 51 in migliaia vogliono andare a cercare il mostro di Loch Ness

Dopo l’iniziativa nata su Facebook di quanti sarebbero pronti a invadere l'Area 51, la misteriosa base militare Usa che secondo alcuni nasconderebbe tracce del passaggio degli alieni sul nostro pianeta, ecco che spunta anche il mostro di Loch Ness, un altro “mistero” che a quanto pare i social vogliono “esplorare”. E anche in questo caso, la caccia al mostro di Loch Ness parte da Facebook. E così, minuto dopo minuto, aumentano le adesioni all’evento “Storm Loch Ness, Nessie can’t hide from us all”, qualcosa che può essere tradotto come “Nessie, stiamo arrivando: non puoi più nasconderti”. Nessie, come è noto, è una creatura mitologica che abiterebbe il lago scozzese, più volte avvistata e mai trovata malgrado le tante ricerche. Il suo mito è diventato negli anni fenomeno di studi e ricerche di ogni genere. L’appuntamento è per il 21 settembre 2019, quindi solo un giorno dopo la “missione” nel Nevada per invadere correndo con le braccia all’indietro l’Area 51, e per il momento le persone “interessate” all’evento sono quasi 50000 (e di queste più di 26000 già hanno affermato che parteciperanno). Centinaia anche i post pubblicati sulla pagina dell’evento.
Attenzione alle acque gelide del lago in Scozia – Rispetto all’Area 51 in questo caso manca un po’ il gusto del proibito dato che parliamo di una località turistica non protetta dalle forze armate come nel caso della base Usa. “Non c'è necessità di invadere Loch Ness perché è aperto al pubblico 24 ore al giorno per tutti i 365 giorni dell'anno”, ha suggerito alla Cnn Gemma McDonald, portavoce del Royal National Lifeboat Institution (RNLI), l'ente britannico attivo nel salvataggio. In ogni caso l’“invito” nato su Facebook va preso con le dovute cautele soprattutto per le acque gelate di un lago come quello di Loch Ness che può comportare seri rischi per la sicurezza.