Deraglia funicolare “Gloria” a Lisbona, 17 morti. Chi è l’italiana ferita: era a bordo col figlio

È una ricercatrice originaria dell’Aquila l’unica italiana rimasta coinvolta nel drammatico incidente della funicolare di Lisbona, costato la vita ad almeno sedici persone e che ha lasciato 23 passeggeri feriti (11 sono stranieri). La donna, che si trovava a bordo insieme al figlio piccolo, ha riportato diverse lesioni e una frattura ma non è in pericolo di vita. Il bambino, miracolosamente illeso, è stato subito affidato ai soccorritori.
Secondo quanto riferito da fonti locali e confermato dall’ambasciata italiana, la ricercatrice viaggiava nel vagone posteriore, quello immediatamente dietro alla cabina che ha perso il controllo e si è schiantata lungo i binari della linea ‘Glória', una delle più celebri attrazioni turistiche della capitale portoghese. L’impatto devastante ha accartocciato la carrozza gialla contro un edificio, trascinando con sé lamiere, detriti e travolgendo passanti.
L’impatto della funicolare e i soccorsi a Lisbona
Le immagini diffuse dai media lusitani mostrano la violenza dell’incidente: la cabina distrutta a terra, circondata da vigili del fuoco, mezzi della protezione civile e squadre di soccorso impegnate per ore a estrarre le vittime. Tra i morti figura anche il conducente della funicolare. Alcuni dei feriti versano in condizioni critiche, mentre altri, tra cui la ricercatrice italiana, hanno riportato conseguenze meno gravi.
Le prime ricostruzioni parlano di due possibili cause: il cedimento di un cavo o un guasto al sistema di frenata. L’ipotesi di un malfunzionamento tecnico appare al momento la più accreditata, ma sarà l’inchiesta avviata dalle autorità portoghesi a chiarire l’esatta dinamica.
Il bilancio definitivo: i morti sono 17, i feriti 23
Nell'incidente sono morte 17 persone (di cui sette sono uomini e otto donne) e 23 sono rimaste ferite, di queste 11 sono straniere: di cui due tedeschi, due spagnoli, una francese, uno svizzero, un canadese, un coreano, un marocchino, un capoverdiano e la nostra connazionale. Lo ha precisato la responsabile della protezione civile municipale della capitale portoghese, Margarida Castro.
L’Ospedale di São José ha accolto nove feriti, tra cui i cinque più gravi, inviandoli al pronto soccorso generale. Tra questi anche una bambina di tre anni, stabile ma trasferita per precauzione all’ospedale D. Estefânia insieme al padre. La madre, incinta, ha riportato ferite lievi ed è stata successivamente ricoverata alla Maternità Alfredo da Costa. Altri otto feriti, compreso un bambino con traumi lievi, sono stati portati all’ospedale di Santa Maria. Tre donne, di cui una in condizioni critiche, sono state ricoverate al São Francisco Xavier, mentre altri feriti sono stati inviati agli ospedali Amadora-Sintra e Cascais.
La tragedia nel cuore della capitale del Portogallo
L’incidente è avvenuto in una zona centrale e molto frequentata, tra il Bairro Alto e la Plaza dos Restauradores, cuore pulsante della vita cittadina e punto di passaggio per turisti e residenti. Molti pedoni, nel panico, si sono dati alla fuga verso l’Avenida da Liberdade per evitare di essere travolti.
La funicolare Glória, in servizio dalla fine dell’Ottocento, non è solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di Lisbona, capace ogni anno di trasportare oltre un milione di passeggeri. Collegava la parte bassa della città con i quartieri collinari ed era considerata una delle attrazioni più pittoresche della capitale. In pochi istanti, un’icona turistica si è trasformata in teatro di morte e devastazione.
In segno di cordoglio, il Governo ha proclamato per oggi, giovedì 4 settembre, una giornata di lutto nazionale, mentre il Comune di Lisbona ha deciso tre giorni di lutto cittadino.

Le reazioni istituzionali, cosa ha detto la Meloni
Il presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa ha espresso "profondo cordoglio" per le vittime e vicinanza ai familiari, mentre il primo ministro Luis Montenegro ha proclamato lutto nazionale. Cordoglio è arrivato anche dall’Europa: Ursula von der Leyen ha espresso le proprie condoglianze in portoghese, ricordando come l’Elevador da Glória sia un punto di riferimento per Lisbona e per milioni di visitatori. Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha parlato di "solidarietà dell’Europa intera con le famiglie delle vittime e con la comunità portoghese".
Anche dall’Italia è giunto un messaggio ufficiale. La premier Giorgia Meloni ha dichiarato: "Ho appreso con profondo dolore del tragico deragliamento dell’Elevador da Glória a Lisbona. A nome del governo italiano e mio personale, esprimo sincero cordoglio e vicinanza al Portogallo, alle famiglie delle vittime e ai feriti". L’ambasciata italiana a Lisbona, in stretto contatto con la Farnesina, segue da vicino la situazione e sta fornendo assistenza alla connazionale ferita.
Le polemiche sulla manutenzione
Alla tragedia si aggiunge il dibattito sulle condizioni di sicurezza dell’impianto. I sindacati dei lavoratori della Carris, la società pubblica che gestisce la funicolare, hanno denunciato da tempo la necessità di una manutenzione più accurata, soprattutto riguardo alla tensione dei cavi. "Avevamo segnalato criticità specifiche, ma non siamo stati ascoltati", ha dichiarato Manuel Leal, rappresentante dei lavoratori.
L’azienda respinge però le accuse. Il presidente Brito Bogas ha sottolineato che "i protocolli di manutenzione sono stati rispettati scrupolosamente", ricordando che l’ultima revisione generale risale al 2022, in linea con la cadenza quadriennale prevista. Oltre alle verifiche straordinarie, sarebbero previsti controlli quotidiani, settimanali e mensili. La polemica resta aperta, mentre la magistratura avvierà accertamenti tecnici per capire se l’incidente poteva essere evitato.